Titolo film: |
Sin City |
Opinioni presenti: |
401 |
Media Voto: |
8 - |
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Attenzione: nei testi delle seguenti opinioni, potresti trovare parti rivelatorie del film.
Il parere di Marino, 47 anni, Venezia (VE)
arte sequenziale |
Voto 10 di 10 |
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Ho sentito molti, anche sedicenti esperti di fumetti e appassionati cinefili, criticare molto la scelta di trasporre pari pari il fumetto sullo schermo. Io non ci vedo nulla di scandaloso né di dissonante. Cinema e fumetto sono le due espressioni artistiche maggiormente imparentate, utilizzano terminologie e tecniche di realizzazione uguali e fin dalla loro nascita si sono sempre contaminate a vicenda. Entrambe sono "arti sequenziali", cioè costituite da una serie di immagini e azioni che si svolgono in sequenza. Il fumetto in sequenza "statica", il cinema in sequenza "dinamica".
Non sono teorie mie ma principi fondamentali contenuti e ben spiegati nella "bibbia" tra i testi che trattano l'argomento "Fumetto e arte sequenziale" di Will Eisner e soprattutto nel divertente ed esaustivo "Capire il fumetto: l'arte invisibile" di Scott McCloud. Consiglio a tutti di leggerli per capire quanto e come cinema e fumetto siano legati tra loro.
Non c'è regista che al giorno d'oggi non commissioni uno storyboard disegnato prima di iniziare a girare. Film come Matrix ( i fratelli Wachowski nascono come fumettisti e realizzano uno storyboard di 700 pagine della trilogia!) e la saga di Indiana Jones sono usciti prima dalla matita di un fumettista che di uno sceneggiatore.
Sin City è (ed è già molto) uno splendido omaggio a questa trasversalità di suggestioni e di stimoli reciproci che continua a maturare frutti da oltre un secolo. Rodriguez ha più volte dichiarato che il film è soprattutto di Frank Miller e delle sue allucinazioni pulp che esistevano molto prima di quelle di Tarantino e di Rodriguez stesso.
Il film in realtà non è una trasposizione ma, paradossalmente, un "remake" del fumetto e nello stesso momento il fumetto lo è del film. Non si può ridurre il tutto ad un semplice esercizio stilistico, poiché con Sin City, cinematograficamente si è inventato uno stile nuovo e unico che personalmente mi auguro venga ulteriormente sviluppato. I dialoghi e le voci fuori campo, grottescamente retoriche (e ironicamente pulp) che sembrano brutte copie dei racconti chandleriani, sono concepiti e riproposti nel film per creare un contrasto con l'epicità delle azioni e delle intenzioni dei personaggi i quali, seppure derelitti disperati, rincorrono una sorta di purificazione cercando l'estremizzazione, l'eccesso.
La violenza risulta "vuota e sciocca", dice deluso un altro "opinionista" di questa lista, ebbene, la violenza è vuota e sciocca sempre e comunque e forse il film offre l'opportunità di evidenziarlo anche più del fumetto. La sofferenza che esprimono il movimento, le urla, i lamenti, lo scorrere del sangue, il dilatarsi di una pupilla, è tutta lì, palpabile e reale, seppure in uno spietato bianco e nero di china e celluloide.
Pellicola tra le migliori del genere. voto 10 e lode.
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Questa opinione è stata scritta da:
Marino
47 anni
Venezia (VE). |
(18 Ottobre 2005) |
Trailer, Scheda, Recensione, Opinioni, Soundtrack, Speciale: interviste.
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