Mi piace molto l'idea di poter dare un giudizio ad un film, di poter confrontarsi con le opinioni di altre persone, etc...; solo a volte mi vien da sorridere nel notare come, a volte, vengano assegnati a film o esclusivamente 10, o esclusivamente 1. Probabilmente questo è dovuto ad un eccesiva facilità nell'aggettivare con il termine "capolavoro" un lungometraggio.
E' con questa dovuta premessa a pararmi il volto che mi accingo ad assegnare un 10 a questo capolavoro assoluto.
Il film è incredibilmente onirico, pur toccando aspetti tragici della vita come la guerra, la morte, la schiavitù fisica e psicologica (la metafora platonica del mito della caverna è trattata in modo sublime).
Ho avuto la fortuna di quardare questo film al cinema due volte: una a 16 anni (quando il film era uscito) ed un a sette anni più tardi, nell'ambito di una rassegna. Il fatto che un film di più di tre ore, e trattante temi così rilevanti, per quanto mi fosse al tempo apparso eccessivamente lungo, non mi avesse sfinito nel '95 doveva già farmi intuire che si trattava di qualcosa di unico; ma vi assicuro che riguardandolo, un po' più grandicello, ho avuto modo di apprezzare tutte le chicche, i simbolismi (per carità, sempre sussurrati e mai gridati) di cui questo lungometraggio è latore: il cavallo bianco, i sotterranei, la babele Belgrado e via dicendo.
Kusturica è un genio del cinema: folle, visionario, estremante coraggioso (ricordate le polemiche di "Le Monde") nel trattare un argomento così spinoso e delicato come la guerra dei balcani in un momento così cruciale. E' riuscito a realizzare un film che affrontava un tema increbilimente dibattuto nel modo in cui nessuno si aspettava che qualcuno potesse farlo.
Con questo motivazioni assegno un 10 al film, semplicemente perchè è straordinario ed inimitabile.
io ho la fortuna di poterlo guardare in lingua originale e vi assicuro che vedendolo in italiano si perde più della metà del film...la verà chicca sono infatti i dialoghi demenziali purtroppo impossibili da tradurre.
Vale la pena di imparare il serbo solo per questo film
E' un film che ti fa ridere fino alle lacrime e commuovere fino alle lacrime pensando alla gente di un paese che non c'è più e che fino al 1991 era a soli pochi metri della stanza di casa mia. una metafora grandiosa della jugoslavia che fu, a cominciare da quei fantastici film sui partigiani che vedevo da bambino su tv capodistria. chi ha in qualche modo contribuito alla dissoluzione di quel paese (vedi germania, vaticano, onu) è meglio che non lo veda perchè potrà facilmente riconoscersi in certi personaggi e certe scene. ora la jugoslavia non c'è più ma lo spirito della sua gente vivrà immortale nell'arte di questo film.
Incredibile metafora sulla guerra nei balcani,curati tutti i minimi particolari,commovente e geniale il finale,da oscar la scena della cena patriarcale su un isola di pace e il monologo del protagonista che termina con la frase "c'era una volta...un paese"...
grandi musiche e kusturica si conferma una dei piu grandi artisti mondiali.
Un film che uniscie commicità e drammaticità, superficialità e passione cosa c'è di più grande?
la scena del fratello che uccide il fratello è un esempio di cinematografia.
grande anche la musica.