da vedere assolutamente per ogni amante del cinema: storia grottesca, surreale e che trasuda un profondo amore per la propria terra martoriata da sempre da guerre, faide, pulizie etniche...l'unica pecca a parer mio è la durata (165 min.) però per gli argomenti trattati e il lasso di tempo a cui si riferisce forse 2 ore e mezza sono anche poche!
Underground è un progetto immenso, 3 ore e più di vicende grandiose, grottesche, incredibili. Incredibili come una guerra che da decenni miete vittime, instancabilmente. Kusturica racconta lo scioglimento della Jugoslavia tra banchetti ed omicidi, eccidi e affari. Dolore, ironia, ma soprattutto senso di straniamento si mischiano nel delirio onirico di questo film, che si estende vettorialmente per spazio e tempo tra Berlino e Belgrado, decenni andati e vicende moderne. I personaggi si muovono come marionette su di uno sfondo che non controllano minimamente, anche quando credono di farlo, verngono inghiottiti da giochi di potere e sconvolgimenti internazionali. Ad ogni scena sembra che la storia sia conclusa, ed invece il film procede, continua ancora ed ancora in una maratona estenuante ed indimenticabile. Il tutto condito con una colonna sonora d'eccezione.
Mi piace molto l'idea di poter dare un giudizio ad un film, di poter confrontarsi con le opinioni di altre persone, etc...; solo a volte mi vien da sorridere nel notare come, a volte, vengano assegnati a film o esclusivamente 10, o esclusivamente 1. Probabilmente questo è dovuto ad un eccesiva facilità nell'aggettivare con il termine "capolavoro" un lungometraggio.
E' con questa dovuta premessa a pararmi il volto che mi accingo ad assegnare un 10 a questo capolavoro assoluto.
Il film è incredibilmente onirico, pur toccando aspetti tragici della vita come la guerra, la morte, la schiavitù fisica e psicologica (la metafora platonica del mito della caverna è trattata in modo sublime).
Ho avuto la fortuna di quardare questo film al cinema due volte: una a 16 anni (quando il film era uscito) ed un a sette anni più tardi, nell'ambito di una rassegna. Il fatto che un film di più di tre ore, e trattante temi così rilevanti, per quanto mi fosse al tempo apparso eccessivamente lungo, non mi avesse sfinito nel '95 doveva già farmi intuire che si trattava di qualcosa di unico; ma vi assicuro che riguardandolo, un po' più grandicello, ho avuto modo di apprezzare tutte le chicche, i simbolismi (per carità, sempre sussurrati e mai gridati) di cui questo lungometraggio è latore: il cavallo bianco, i sotterranei, la babele Belgrado e via dicendo.
Kusturica è un genio del cinema: folle, visionario, estremante coraggioso (ricordate le polemiche di "Le Monde") nel trattare un argomento così spinoso e delicato come la guerra dei balcani in un momento così cruciale. E' riuscito a realizzare un film che affrontava un tema increbilimente dibattuto nel modo in cui nessuno si aspettava che qualcuno potesse farlo.
Con questo motivazioni assegno un 10 al film, semplicemente perchè è straordinario ed inimitabile.
io ho la fortuna di poterlo guardare in lingua originale e vi assicuro che vedendolo in italiano si perde più della metà del film...la verà chicca sono infatti i dialoghi demenziali purtroppo impossibili da tradurre.
Vale la pena di imparare il serbo solo per questo film
E' un film che ti fa ridere fino alle lacrime e commuovere fino alle lacrime pensando alla gente di un paese che non c'è più e che fino al 1991 era a soli pochi metri della stanza di casa mia. una metafora grandiosa della jugoslavia che fu, a cominciare da quei fantastici film sui partigiani che vedevo da bambino su tv capodistria. chi ha in qualche modo contribuito alla dissoluzione di quel paese (vedi germania, vaticano, onu) è meglio che non lo veda perchè potrà facilmente riconoscersi in certi personaggi e certe scene. ora la jugoslavia non c'è più ma lo spirito della sua gente vivrà immortale nell'arte di questo film.