Film commuovente e appassionato. Colonna sonora strabiliante. Quando l'ha diretto, il regista era sicuramente ispirato . E' la storia di una passione e di un'amiciza indistruttibili che non si piegano davanti all'età nè agli eventi e nemmeno al tempo, a cui fa da cornice un'italia d'altri tempi. La scena finale è davvero unica e indimenticabile! E' l'unico film che mi ha fatto piangere veramente.
Ho trovato struggente la storia del primo amore vissuta dal protagonista adolescente, quel primo amore che capita una sola volta nella vita e che mai si dimentica. La scena del primo bacio è leggiadra come il volo di una farfalla ma entra nel cuore e lì rimane. Consigliato a grandi e piccini. Oscar meritatissimo.
Un vero capolavoro!
visto con attenzione è l'unione di intense cariche emotive unite ad una ricerca certosina sulla storia del cinema, che comunque è usata come mezzo per narrare l'eterna storia di un grande amore; amore per una donna, amore filiale tra alfredo e totò, rimasto prematuramente privato della vicinanza di una figura maschile. su tutto la ciliegina della musica di morricone che non si limita a sottolineare momenti salienti, ma agisce in simbiosi con lo stesso film; caratteristica che dovrebbe avere qualsiasi colonna sonora. la grandezza del lavoro fa passare in second'ordine delle piccole contraddizioni: es: e' possibile che un bambino, poi ragazzo come totò divenga da adulto così taciturno e caratterialmente all'opposto di prima? particolari comunque insignificanti. alla fine ci accorgiamo di aver assistito, ambizioso traguardo, alla storia della vita. bravi !!!!
Un inno al cinema. Al cinema capace di farci sognare, e, quindi, di regalarci una vita migliore di quella che viviamo quotidianamente.
Questo film è un falshback sui ricordi del protagonista, Totò Lo Cascio, divenuto un uomo importante grazie ad un'incredibile amicizia: quella con il proiettore di un cinema di paese, un favoloso Philippe Noiret.
Il cinema è visto come un sogno, e, soprattutto, come la ricerca della sua realizzazione.
Abbiamo fantastiche immagini della vita di paese e di cosa il cinema rappresenta per tutti noi: basta osservare il comportamento degli spettatore al cinematografo, il Nuovo Cinema Paradiso, per capire che si tratta della massima espressione che può dare la fantasia, e che, quindi, è capace di regalarci una vita alternativa, ma profondamente vera: quella dei nostri desideri e delle nostre aspirazioni più nascoste.
Da bambino intelligentissimo, ecco Totò trasformarsi in un adolescente innamorato, e, soprattutto, in un uomo che sa sognare, e, quindi, rischiare tutto se stesso per fare il cinema, sapere trasformare le sue fantasie in realtà.
E' la storia di tante cose:
di un'amicizia che crea un sogno
del cinema, visto come compensazione alla vita vera e, per questo, più vero della vita
di un amore e della difficoltà di sapere amare
della trasformazione di un sogno in realtà
dello scontro con la vita vera.
E, soprattutto, del cinema, la vera fabbrica dei nostri sogni.
E' impossibile descrivere questo immenso capolavoro.
Basta l'emozione della scena finale, con il messaggio di amore universale che sa trasmettere.
Sognare è davvero vivere.
Un film che nella sua intimità calda ho visto , rivisto decine di volte ( la parte più intensa è la seconda , la prima un po troppo incentrata sulla figura del piccolo monello ). Tornatore ha fatto il suo capolavoro. Direi uno dei più bei film della storia del Cinema . Un film d'amore per il cinema . D'amore per la vita . D'amore per l'amore. La malinconia dei sogni spezzati. Del tempo che passa e porta via gli affetti e rende ogni oggetto materiale pieno di significati ed insieme "passeggero". Della musica inutile parlare . Ogni volta che la sento mi si gonfia il cuore. Invenzioni registiche spettacolari E poi. Una fine che non ho paura a dire che è la più bella della storia del Cinema . C'è dentro tutto quello che vuole ogni anima sensibile. Il ricordo del passato. L'amore nell'accezione più pura . Il sogno eterno del Cinema d'autore. Dovrebbe essere in ogni videoteca personale.
Grazie per averlo girato Giuseppe Tornatore