Una biografia, la storia di un uomo eccezionale che deve superare le pene dell'inferno pur di affermare il proprio talento. Lo consiglio a tutti coloro che amano la matematica e le materie tecniche. Ben ambientato e, soprattuto, ben recitato. Tratto da un libro, si distingue dalla feccia dei film in circolazione, specie italiani.
La mia opinione deve essere presa un po' con le "pinze" in quanto, essendo un cultore della matematica, posso forse sopravvalutare il film, tante sono state le emozioni che mi ha suscitato.
Avendo anche letto il libro dal quale è tratto, devo riconoscere che è stato molto fedele allo scritto.
Come diceva il recensore, lo spettatore non può non innamorarsi, almeno di primo acchito, alla bellezza dei teoremi adombrati, perché colgono, sotto un'angolatura la più diversificata, parti dell'infinito: come se si trattasse di una sinfonia che esiste già e che la mente umana può solo (e deve) cogliere. Si tratta di un Dio nascosto ma fino a un certo punto che fino all'infinito (appunto) dovrà essere scoperto. Questo è il messaggio principale che Ramanujan ha voluto offrire al mondo e che il film coglie in maniera molto soddisfacente.