A differenza dell'unico commento, negativo per lo più, per me il film ha raccontato una storia tristissima, in senso buono, che mi ha tenuto incollato allo schermo. Tanto incuriosito fin da subito a scoprire se possibile come andò la vicenda.
Attenzione -Spoiler-
Sebbene la storia abbia un idea di fondo abbastanza interessante, si vede la differenza abissale tra questa regia e quella di David Fincher in Gone Girl. Inoltre mi sembra ci sia anche un errore grossolano: la narrazione continua a fare salti tra il momento della tragedia e il presente (28 anni dopo), ma quando si rivela la figlia di Ben, fratello di Libby, questa sembra appena una 17enne. Il che confonde ancora di piu' la trama gia' di per se mal sviluppata.
Inoltre il finale rivela delle situazioni di poco senso: Ben resta in carcere 28 anni, accettando la pena e la colpevolezza...Ma per cosa?
Per proteggere sua figlia viva con la madre (psicopatica e assassina della sorella) o per farsi odiare da Libby?
Come non ha senso che la madre abbia messo in scena il suo assassinio (in realta' assoldando un serial killer per farsi uccidere) al fine di lasciare i soldi ai figli. Per non vendere la fattoria. Per non andare dalla sorella in citta', che l'avrebbe ospitata con i figli?