Consiglio vivamente questo film perchè penso che oltre ad essere autobiografico per il regista, chiunque può trovare un "pezzettino" della propria vita narrato nelle vicende di "anni felici"...
I bambini sono FANTASTICI, non capisco come abbiano potuto trovare due ragazzini così bravi e la frase conclusiva del film è un vero colpo nello stomaco che ti lascia con il magone.
CIAK MI GIRANO LE CRITICHE DI DIOMEDE917:
ANNI FELICI
Dopo Mio fratello è figlio unico e La nostra vita, Daniele Luchetti conclude la sua personale trilogia sulla famiglia italiana raccontando la famiglia che conosce meglio......la sua......firmando il suo film più intimo.
Al centro della storia ci sono Guido e Sandra una coppia che vive il proprio amore in maniera viscerale e contraddittoria......lui è un artista alternativo pieno del suo ego che lo fa saltare di fiore in fiore o meglio da modella a modella, lei una donna cresciuta a essere moglie e mamma un ruolo che sente un po' stretto per quei anni '70.
Luchetti parte timido e sbanda più volte all'inizio come se la materia trattata sia difficile da gestire.....i figli della coppia sono un po' troppo ai margini, il padre rischia più volte di strabordare e la Ramazzotti come madre ci mette un po' prima di trovare il personaggio ricalcando la madre de La prima cosa bella....
Poi all'improvviso arriva il regalo della cinepresa e il film decolla......la narrazione passa dall'alto verso il basso a quella ottimale del romanzo di formazione......a questo punto i bambini non solo ci guardando ma ci filmano, ci osservano, ci filtrano e poi ci giudicano.....
I filmini saranno rivelatori di verità, di sentimenti puri e repressi, di crisi e tensioni e l'alter ego del regista è bravissimo a guidarci nell'evolversi della vicenda.......
Bellissimo il suo sfogo al porto che fa prendere coscienza ai propri genitori, intenso il confronto tra Kim Rossi Stuart ( che ha avuto la capacità di vestirsi addosso il suo personaggio come un sarto) e Ramazzotti dopo il tradimento alternativo ma il pezzo migliore è l'auto citazione del mondo pubblicitario che è la premessa dello sfogo della artista che ha represso il proprio talento per il giudizio della madre.
Imperfetto ma sentito, irrisolto ma che secondo me si farà ricordare di più nella filmografia di Luchetti......Anni Felici è un film che va in crescendo e alla fine ci si sente come il critico d'arte che prima distrugge Rossi Stuart rimediando un cazzotto ma che alla fine sente dentro quello che l'opera vuole dire rimanendo toccato....
Voto 7+