Capolavoro. Vale la pena usarla questa parola, qui, ha un senso. 3 ore di cinema di sguardi, volti, occhi, bocca, carne, ricerca di se stessi, passione, sentimenti, amore, disillusione, differenze di classe, di cultura, timore, abbandono. 3 ore(nessuna della quali superflue)di grande cinema che racconta di come siamo fatti, dei nostri sentimenti, del nostro patire. Adele cerca di capire chi è, cosa vuole, cosa fare. Adele in primo piano. Il turbamento. La ricerca. L'amore. Il sesso. La caduta. C'è tutto in questo film e tutto è raccontato con una candida semplicità che ci lascia lì ammutoliti a porci domande, a scrutare le passioni degli attori e quello che abbiamo dentro. Noi.
(un film non adatto a bigottoni che per due scene di sesso lesbo invocano il corpo femminile come una Chiesa consacrata e gente che è abituata a sparatorie ed inseguimenti ogni 10/15 minuti di film)
ciò che mi ha colpito di questo film è il suo realismo praticamente totale. E' un film un pò "voyeur", passatemi il termine. Poi ho capito perchè. Leggendo varie interviste ho letto che le scene d'amore non sono assolutamente coreografate e, soprattutto, non c'è una sceneggiatura di base. Il regista ha dato loro il copione per poi dire "dimenticatelo!". Ha fornito loro solo qualche indicazione di base, ma i dialoghi sono per la maggior parte improvvisati. Ecco da dove viene tutto questo realismo. Semplicemente geniale! Coraggioso e geniale il regista, ed eccellenti le due attrici... senza di loro questo film non sarebbe mai stato così bello. E per favore, dimenticate che è una storia omosessuale. Di omosessualità si parla veramente poco. Si parla di amore, di vita, di sentimenti. Veri e crudi. 10 e lode.
L'ho visto nella settimana di Cannes a Milano in versione originale e in francese sottotitolato. Ho visto il trailer italiano da cui è stata espunta la fugacissima scena di sesso del trailer internazionale e dunque non vorrei che la versione italiana sia mutilata: per una idea di pruderie che appartiene ai bigottoni ministeriali e ai distributori ma non certo al pubblico italiano, che è libero e aperto. Anche perché le scene di sesso del film fra le due ragazze sono i momenti più belli, toccanti e commoventi, il vero punto centrale del racconto.Per il resto c'è una telecamera incollata alla realtà e che la realtà racconta in maniera scabra e dolente. Non ho potuto fare a meno di pensare al misero confronto con "La grande bellezza" di Sorrentino, magniloquente, inutilmente virtuosistico, debole, senza verità e senza - paradossalmente - nessuna bellezza.
Straordinaria e minuziosa descrizione della realta da parte del regista,Adele con la sua interpretazione eccezionale da emozionare davvero.Non è un film per bigotti,ma questa è la verità raccontata con minuzia senza i tabu che vanno contro la libertà di espressione.Non trovo volgari le scene di sesso anzi rendono il film ancora più vero è sembra di vivere il dramma dei personaggi.Un capolavoro che valorizza la libertà di espressione umana contro una società ancora bigotta e ipocrita come quella italiana.
Un film in apparenza semplice, ma che contiene anche spunti di riflessione su ambiti filosofici, artistici e letterari non banali.
L'uso esagerato del primo piano è giustificato dalla necessità di mettere in risalto le emozioni della protagonista, un'adolescente che si scopre omosessuale e si innamora perdutamente di una ragazza più matura e più realizzata di lei, oltre che appartenente a una classe sociale superiore.
E' un film che comunque ti tocca e anche io ho pensato alla distanza abissale rispetto all'inutile sfoggio di snobismo del film di Sorrentino
pagina 1 di 4
(6/10)
