Film emozionantissimo, che ti tiene incollato alla poltrona per 2 ore senza respiro. E la cosa eccezionale e' che non sono tanto le scene delle gare a fare questo effetto: sarebbe stato facile costruire tutto sull'adrenalina e l'agonismo della corsa, con una marea di effetti speciali, ma Rush e' diverso da tante pellicole del genere automobilistico. Forse dipende anche dal fatto che e' una storia vera, e le vite reali di persone come Hunt e Lauda, sono straordinarie e di gran lunga piu' interessanti di qualunque fantasia. I personaggi sono costruiti benissimo, a partire dalla straordinaria somiglianza fisica con i veri piloti, e "Thor" dimostra finalmente di saper recitare oltre ad avere i muscoli. Tutto il film e' intriso di sentimenti forti ma reali: il pathos della sfida, la paura e il coraggio, la rivalita' sportiva e personale tra due caratteri che pur essendo agli antipodi, riescono a rispettarsi profondamente. Per gli amanti della velocita', non mancano comunque emozionanti e potenti scene di corsa su vari circuiti (Montecarlo, Brasile, il nefasto Nurburgring). Nel complesso, un film secondo me riuscitissimo (a differenza di altri lavori di Ron Howard, non altrettanto apprezzabili), e non destinato solo agli appassionati di Formula 1.
Uno scorcio di storia della formula uno. Lo spettatore non sta seduto in poltrona, ma dentro le monoposto, dentro i box, piegato sull'asfalto come i fotografi a bordo pista. E mentre...
Guardatelo!!!
Rimpianto per un'epoca, persone, situazioni che non esistono più. Il miglior commento l'ho letto su Autosprint:"quando il sesso era sicuro e le corse pericolose" fantastico. Il film di Howard fa rivivere quell'epopea. Sembra di essere lì, per chi ha vissuto quegli anni da appassionato di automobilismo, come il sottoscritto, è addirittura commovente. Fra l'altro è la riprova che quando un regista è in gamba gli attori non sono da meno. I due protagonisti sono loro, Lauda è impressionante. Quando Niki e Marlene sono seduti in attesa di sposarsi sembra una fotografia, siamo indietro nel tempo. La trasposizione cinematografica di un argomento così difficile da trattare, in tutti i sensi, senza l'ausilio esagerato di trucchi e fotomontaggi, consacra definitivamente Howard fra i più grandi. Avrà anche grossi mezzi a disposizione, ma sa usarli in modo adeguato. Da non perdere assolutamente.