"Quale è la tua parola preferita: tennis, libertà... la mia è grazie"...; "voglio creare un lucchetto di carne"... "l'amore è come il mare"... Sono solo alcune delle numerose chicche proposte dai dialoghi di questo film fatto di frasi fatte ad effetto, luoghi comuni, e piazzate sentimentali.
Un film che non dice niente e ha la pretesa di parlare di tutto: la guerra, l'amicizia, l'amore, la libertà, la violenza sulle donne, la maternità, la paternità ecc....
Personaggi improponibili: un giovane fotografo americano in italia con una esagerata voglia di fare il papa'; il padre della protagonista vecchio salutista (la scena in cui va in bici e il giovane fotografo fuma la sigaretta dopo l'allenamento è esilarante ); un capitano dei carabinieri che si sposa una donna con bambino il cui padre sconosciuto non è riuscito a fuggire, la giovane "affittautero" fanatica dei Nirvana... un poeta scorreggione che dà del "nichilista miliardario" a Curt Cobain....e si potrebbe continuare a lungo.
Furbesca pornografia sentimentalemozionale .
Credo che per il cinema italiano sia ora di cambiare.
Consigliato ai fans della De Filippi !!!
Prima parte del film assolutamente scadente: dialoghi ed interpretazioni da fiction televisiva, con frasi ad effetto che non significano niente e un'allegria diffusa troppo fortemente marcata che sfiora la farsa. Più credibile la seconda parte divisa tra i ricordi di guerra e il cammino verso l'epifania finale. Proprio la rivelazione finale riabilita in parte tutta la pellicola.
Confesso di aver letto un po' stupito le valutazioni negative di tante persone. E' un film consistente come sceneggiatura, ben recitato e ben diretto. Tratta un tema molto coinvolgente e ambienta la storia in un contesto storico che ci ha sgomentati tutti e che abbiamo rimosso un po' troppo presto. Cosa vogliamo di più. I votacci lasciamoli a chi se li merita veramente
Un brutto scivolone. Temi fondamentali, amore, guerra, famiglia, trattati con paurosa superficialità. Ambientazione storica non sfruttata, non un accenno a cosa successe in quegli anni a Sarajevo. Bombe che esplodono, cecchini che uccidono ma se fossero state le guerre puniche nessuno avrebbe notato la differenza. Sceneggiatura pessima (frasi ad effetto "La nuca è il destino..." ma che che?, sentenze sparate senza cognizione di causa su personaggi noti come Kurt Cobain, "Si droga per sopportare Dio...", proferite da persone che fittano uteri e girano con il test dell'Hiv in tasca), flashback confusi e confusionari e salti nel vuoto senza rete di protezione (Penelope Cruz che sposa e divorzia da un basito Vinicio Marchioni senza una sola parola). Attori tutti ampiamente al di sotto della sufficienza. Ce ne sarebbero tantissime altre da dire ma mi fermo qui. Ve lo consiglio solo nel caso voleste scoprire la mente dietro la pubblicità del tonno Riomare, quello che si taglia con un grissino.