Non sarà famoso, non avrà guadagnato in pubblicità non richiamando la moda della nuova generazione, ma è molto meglio di tante commedie sparse nella cinematografia. Complimenti al regista, ai produttori, ma soprattutto alla protagonista.
La protagonista è davvero molto dolce, il film spiega bene il suo disagio, ma dai commenti mi aspettavo qualcosa di diverso, non mi sembra meriti un 8.
Film che ricorda la talentuosa regista Sophia Coppola,assenza di dialoghi e alle immagini è assegnato il ruolo più importante. Grazie a questa tecnica il regista vuole impostare l'imprinting proprio sulla realtà delle relazioni tra i protagonisti e far cadere l'attenzione dello spettatore sui sottili rapporti che accompagnano Laure,la protagonista,nella sua infanzia. Il rapporto più significativo è quello con il padre, che ricollega il film alla psicologia freudiana la quale afferma che una particolare intesa affettiva con la figura paterna può portare a squilibri e a confusioni della coscienza dell'identità sessuale. Ed è proprio questo il tema trattato dal regista con molta delicatezza e soprattutto con l'intento di trasmettere allo spettatore gli stessi sentimenti provati dalla protagonista,angoscia e disagio. Insomma un film che può sembrare pesante e a tratti amaro,ma allo stesso tempo che coglie il carattere leggero e puro dell'innocenza tipica dell'età infantile. Non consigliabile a chi ha voglia di vedere un film leggero e spensierato. Voto 7 anche per l'ottima scelta della colonna sonora.
Un film dalla trama e dalla tematica interessanti ma con evidenti limiti registici; tutto abbastanza prevedibile, sa molto di 'compitino' svolto con diligenza ma con nessuna inventiva. Si può vedere (c'è di molto peggio in giro), ma non ci si aspetti un granché.
Un film candido, genuino, spontaneo, tenero, delicato.
Difficile chiedere di più ad un film GLBT
Il sorriso finale, rimarrà impresso per molto tempo nei miei ricordi.
Speriamo non passi inosservato come spesso succede a film di qualità