un po poco scorrevole, ma intrinseco di emozioni,tristezza ,malinconia, rabbia, paura, delusione, e soprattutto solitudine.
la regia è abbastanza in linea con i suoi fim a parte la telecamera amatoriale.
Penso che l'innovazione di von trier sia unicamente concernente il suo portafogli.
von trier è semplicemente un'incapace furbone che si è creato un personaggio e tramite alcune mosse strategiche si è fatto riconoscere come grande maestro...ma basta guardare le sue regole (dogma95) per capire che la sua incapacità e oltretutto la sua incoerenza(solo con idioti cerca di rispoettare le sue regole) dato che una volta famoso se ne sbattedi ciò che dice prima!
idioti...un tentativo davvero patetico di sembrare innovativo e rivoluzionario...se proprio volete vedere un film "dogma" guardatevi festen...
Il film "gli idioti",a parer mio, rappresenta l' evasione dalla indefinibile "normalita" alla quale normalmente le persone cercan di tendere,con sforzo,per convenzione sociale.
i protagonisti si ritrovano a dover scegliere tra la gratificazione professionale,famigliare e quindi etica-sociale,e la gratificazione nel sentirsi parte di un gruppo avente un thinkig_group"rendere idioti le persone normali attraverso atteggiamenti anormali o meglio da ritardati mentali";
il finale del film ci sorprende proprio perchè tutti quelli che sembrano convinti dell idiologia idiota scelgono di tornare a farsi gratificare dalla propria vita "normale" eccetto karen la quale non potendo averne gratificazione decide di rimanere un idiota
è una provocazione e come tale va presa. con il sorriso sulle labbra. diffido dei puristi che ci spiegano cosa è cinema e cosa non lo è.semplicemente, osservo, qualsiasi cosa, con interesse, comunque ne sarà valsa la pena.Anche qui.Voto 6
Già dai tempi di "L'elemento del crimine" si sono schierati 2 partiti situati a poli opposti:quelli che considerano von Trier come innovatore nel campo cinematografico,e chi lo prende come una bufala del tutto trascurabile."Idioti" rappresenta il punto massimo ,e totalmente devastante, della filosofia (?) von trieriana.Partendo dal presupposto che il cinema è qualcosa di serio,e di ulteriori,ridicole leggi non ne ha bisogno,ci chiediamo innanzitutto quale sia il senso di questa pellicola.Che siamo tutti idioti,o che gli idioti sono più intelligenti della massa?Una critica alla società,o una provocazione nemmeno poi tanto originale?Beh,è quest' ultima ipotesi a trionfare.Se "Idioti" fosse un film dallo stile semplice potremmo definirlo come semplice scherzo,anche di cattivo gusto.Ma quella cinepresa agitata senza motivo (ah,che differenza con i Dardenne...),e una messa in scena più idiota degli stessi idioti protagonisti rendono il il tutto terribilmente falso e anticinematografico.Bunuel provocava.Lo faceva spesso benissimo anche il nostro Ferreri,ma chi se ne ricorda?Arriva questo danese e tutti gridano al miracolo.Memoria corta?Si esce dalla visione con un senso di nausea,e una voglia notevole di rivedere un vero film.Fortunatamente in seguito von Trier realizzerà il solo suo bel film:"Dancer in the dark".Ma questo "Idioti" resta un film che fa male al cinema.