Questo film parla della storia d'amore di due ragazzi: Adam e Beth. Lui, affetto da sindrome di Asperger, che lo relega in solitudine, in una vita sempre uguale e senza emozioni. Lei, la nuova vicina di casa, che entra nella vita di Adam e gli dà il colore, la vivacità che mancava. Ciò che mi ha colpito in questo film è il fatto che i due personaggi non entrino mai in pieno contatto fra loro: si innamorano, gioiscono, ma non sembra mai che riescano a diventare un insieme, un NOI. Ed è proprio questo che forse il regista vuole, in maniera onesta, mostrarci: l'impossibilità, l'incapacità di Adam di entrare totalmente in contatto con Beth.
Anche il finale è concorde con questa visione. E ci regala due protagonisti che si sono evoluti, che raggiungono i loro obiettivi nella vita, ma senza scivolare in falsi happy end o buonismi gratuiti.
Hugh Dancy regala un'interpretazione magnifica ad Adam e riesce ad immedesimarsi egregiamente nel ruolo di ragazzo con l'Asperger. La dolcezza dei personaggi e della loro storia d'amore mi hanno toccato il cuore, così come il rapporto travagliato dei genitori di Beth con Adam.
Un film romantico ma non banale, dal finale che strappa una lacrima.
Sto parlando delle persone Autistiche.
A partire da "Temple Grandin" ho notato che dove il Normale non arriva, per conoscere la natura umana, prendendo in considerazione l'autismo si può.
E' il caso di "Adam".
Difficile Innamorarsi di loro, ma quando e solo quando loro te lo permettono, è una esperienza Speciale davvero.
La frase di Temple:"Io non sono Inferiore, sono Diversa", aiuta a capire quello che intendo dire.
Questo film affronta il problema dell'Autismo in termini Sentimentali.
Questa volta però . . . ., nessuno è Perfetto (mi riferisco alla Ragazza che Adam Ama).