Come fai a capire quando un film è davvero speciale? Semplice, non sono tanto le reazioni che si hanno durante e subito dopo la visione a chiarirti il dubbio, ma quelle che hai dopo. Sto parlando di quella sensazione di felicità, ma anche di malinconia che ore, ed anche giorni dopo, ti pervade ripensando ad ogni singola scena, e che ti fa venir voglia di parlare del film con chiunque. Non sono affatto esperto di film così datati, il più vecchio prima di questo era “Maschera del demonio” di Mario Bava, anno 1960, eppure sono proprio questi quelli che riescono a lasciarmi un vuoto dentro appena compare il classico “The End”. Dracula in particolare è riuscito, a più di settant’anni di distanza, a farmi gelare il sangue e a trasportarmi in quella dimensione gotica che tanto provavo a cercare nei film più recenti. Questo è IL film su Dracula, dove Dracula è il protagonista assoluto più cattivo e diabolico come mai avevo visto e non c’è spazio per il romanticismo come nel più recente “Dracula di Bram Stocker” di F.F. Coppola, come ben si può intuire già dalla prima scena ambientata in mezzo ai Carpazi. Il caro conte non arriva a Londra per amore di Mina, ma per assoluto bisogno di sangue ed estendere il suo diabolico dominio. Cosa dire di più? Lo sguardo magnetico di Bela Lugosi, che ha fatto storia e che faceva svenire le donzellette degli anni Trenta, vale da solo la visione, ma bisogna tener conto che il film è senza dubbio molto impegnativo.
L’attore che più ha costruito l’icongrafia di dracula nell’immaginario collettivo non è stato bela lugosi, ma christopher lee (il saruman del signore degli anelli): alto, magro, lineamenti severi, sguardo magnetico e perverso, lee è stato il primo vampiro a colori, nonché il primo a indossare i canini finti (lugosi si limitava a mettere il rossetto, il che lo rendeva più simile a una sanguisuga). ha interpretato il conte in molte pellicole tra gli anni ’50 e ’70, a partire da dracula il vampiro (1958, di terence fisher, con peter cushing nel ruolo di van helsing), sicuramente il film più fedele al romanzo (alla faccia di coppola) per quanto riguarda musiche e scenografie.
con tutto il rispetto per lugosi, che aveva già interpretato dracula a teatro, il film di browning è più lento e melodrammatico.
Il miglior film su dracula mai girato (al pari di nosferatu). e come poteva non essere altrimenti con l'interpretazione del "conte" bela lugosi?
dopo aver visto il film, consiglio caldamente di ascoltare "bela lugosi's dead" dei bauhaus.
Rispetto agli alti grandi classici Universal Dracula e'a mio parere il meno riuscito.
La regia di Browning e'eccessivamente teatrale ed il film risulta noioso e privo di suspence.
Cio' che salva il film e'la straordinaria interpretazione di Lugosi che lo fara' entrare nella leggenda.
Per quanto mi riguarda,nonostante la bravura degli altri interpreti succedutesi nel corso degli anni,il conte Dracula avra' sempre il ghigno ed il fascino maligno del caro vecchio Bela Lugosi.
Per questo motivo e per il rispetto che comunque si deve al primo horror dell'era moderna il film merita un bel 7