Film banale sotto ogni punto di vista. Attori scadenti, regia banalissima, e sceneggiatura insulsa. Salvo solo i titoli di coda, che danno un respiro di solievo allo spettatore. Voto 1.
Ancora una volta leggo recensioni, anzi, stroncature, gratuite da spettatori che farebbero bene ad andare a vedere uno spettacolo al circo per non annoiarsi... il film è lento: e con questo? deve essere per forza al cardiopalma? o siamo tutti troppo pigri per seguire con attenzione lo sviluppo delle situazioni, anche paradossali, che si susseguono in questo film veramente interessante e coinvolgente fin dalle prime scene... c'è tutto quello che serve: una trama ben costruita, un'ottima sceneggiatura, dei buoni dialoghi e musica all'uopo selezionata. Ottima l'interpretazione di Cage (che non è tra i miei attori preferiti) e della Mendes; marginale a mio avviso il ruolo di Kilmer. Ottimi anche tutti gli innumerevoli personaggi che gravitano attorno ai protagonisti. Ben caratterizzati e veramente bravi nella loro recitazione un po' "pulp" e a tratti genuinamente drammatica. Non ci si annoia neanche un po' e il film merita di essere visto. Il punteggio vero è 8 ma il 10 "politico" per sollevare questa ingiusta e ridicola media glielo do volentieri.
Quasi tutto già visto, a parte le iguane.
Cage troppo sopra le righe.
Ma in complesso film che coinvolge lo spettatore con una confezione efficace ed un ritmo adeguato.
Bella e brava la Mendes.
Leggi le recensioni, ascolti le opinioni e ti vengono offerte premesse tutt’altro che positive. Invece il “Cattivo tenente” è un film che a mio parere guadagna a pieno la sufficienza. Dipendesse solo dall’interpretazione del protagonista (un fantastico Cage) il voto balzerebbe tranquillamente sopra l’otto. Ma è tutto il complesso che comunque non dispiace. Gli eventi narrati scorrono via abbastanza velocemente senza strappi violenti ma coinvolgendo in ogni caso l’attenzione dello spettatore.
Bello il ritratto del protagonista offerto dal regista, sicuramente verosimile: un tenente più volte promosso impegnato a condurre un’esistenza “complicata”, dominata da una tossicodipendenza dilagante ma anche dall’amore puro nei confronti di una prostituta d’alto borgo. Interessante e se si vuole drammatico il messaggio comunicato: l’uomo così ricco di risorse non sempre è in grado di superare le avversità di un’esistenza a tratti insopportabile: da qui l’inevitabile ricorso agli stupefacenti, l’impossibilità a condurre una vita “normale” per chi normale di fatto non può essere.
Ottime anche le sporadiche apparizioni della sempre brava Eva Mendes; nel complesso la visione è consigliata! VOTO 7!