Horror costruito da vero e consistente horror. Una protagonista che si cala perfettamente nella parte dell'impaurita e poi successivamente vittima Kristen, i cui muscoli tremano e sussultano da una tensione che è tutt'altro che cinematografica. Quando un film è fatto davvero bene si crede di viverlo e non di assistere da spettatore. I tre individui mascherati rappresentano una violenta follia ma non vi è mai l'eccesso di sangue. Solo paura che serra la gola e che sembra vestire una maschera di halloween ben riuscita e che ha in sè tutto quel retrogusto del volto beffardo della morte.
Ha il merito di tenere col fiato sospeso e soprattutto di mantenere alta la tensione. Poi gli horror sono un'altra faccenda ma quantomeno non annoia poichè non rivela gli aggressori e soprattutto non ne spiega i motivi. E soprattutto non si abusa molto del sangue cosa stranissima per un moderno horror, ma comunque accettabile.
Film diretto e spietato, ansia costantemente assicurata. E' un film agghiacciante, coinvolgente e che fa saltare dalla sedia in diverse occasioni, nel complesso è davvero azzeccato, anche se a volte i due malcapitati protagonisti sembrano decisamente sprovveduti nonostante giochino in casa con armi e coltelli a loro disposizione. Comunque è un film piacevole da vedere.
E' veramente un bel film. Inizio un attimino lento ma poi è solo azione e tensione. Straziante la scena finale, le maschere danno quel tocco di paura notevole. Davvero bello.
Premetto che i film "tratti da fatti realmente accaduti" hanno sempre suscitato in me una grande curiosità. Il pregio di questo, poi, è che, paragonato a tanti altri prodotti del genere, pare addirittura credibile. Niente fantasmi, niente paranormale: solo il dramma notturno di una coppia in balia di tre personaggi geniali quanto sfuggenti, il cui silenzio contribuisce a rendere ancora più spietati. Due, secondo me, sono i pregi fondamentali: il sottile gioco fatto sul suono, che diventa una componente primaria, ed il "vedo-non vedo". Lo spettatore non osserva attraverso la visuale della vittima, ma diventa onniscente, capace di vedere ciò che accade alle spalle, di immaginare ciò che potrebbe avvenire e che però non si realizza mai, lasciandolo con il fiato sospeso per tutta la durata del film. Peccato solo per la trovata della Tyler (fantastica nella scena d'addio prima di essere colpita), che afferra la mano del bambino che la ritrova.