noioso, lento, per niente comico, a tratti irritante...non sono riuscito a finire di vederlo perchè il sonno ha preso il sopravvento. Mi ha deluso molto anche la recitazione dei 3 fratelli. Non riesco a vedere niente di positivo in questo film, a parte forse la fotografia affascinante dell'India
Bellissime scene, inquadrature, foto, ma la storia non decolla mai e scorre lentissima. Piuttosto noioso, ci si aspetta sempre che "cominci" la commedia, ma non comincia mai.
Credo che sia il miglior film di Anderson: questa volta gioco formale, comicità e riflessione sui sentimenti si equilibrano alla perfezione in una galleria di spumeggianti invenzioni visive e di situazioni inaspettate. Questo film è un piacere per gli occhi, per le orecchie e per la mente.
"Il treno per il Darjeeling" è preceduto da un curioso cortometraggio, "Hotel Chevalier", che vede come protagonisti Jason Schwartzman (tra l'altro uno dei principali interpreti del film vero e proprio) e Natalie Portman. Essenziale, in quanto cortometraggio, ma centrato, simpatico e piacevole. E già qui abbiamo la possibilità di assaggiare l'alto livello e l'efficacia dei dialoghi e della splendida fotografia del film.
"Il treno per il Darjeeling" è un film on the road (anzi, on the train!) incentrato sul percorso spirituale di tre fratelli, i Whitman, che dopo la scomparsa del padre intraprendono un viaggio in India per riavvicinarsi e riscoprirsi. Uno di loro, però, (Owen Wilson/Francis Whitman) ha segretamente l'intenzione di ritrovare la loro madre.
Ancora una volta ci troviamo di fronte ad un film di Anderson a tutti gli effetti: in primis, l'umorismo surreale tanto caro al regista ed i colori sgargianti. La pellicola infatti è visivamente eccentrica (il talento visivo di Anderson si vede tutto), incantevole da vedere anche solo per gli stupendi ed accesissimi colori, sicuramente confezionata magnificamente in ogni suo aspetto (fotografia appunto, ma anche scenografie, oggetti e costumi, quest'ultimi realizzati dalla nostra Canonero). Non si può poi che respirare lo stile pop, quell'aurea di film anticonvenzionale ed il suo essere pittoresco e folcloristico. Ma non dobbiamo dimenticarci che la storia è dolce-amara e ci sono sì situazioni paradossali ed irresistibili ma c'è un certo spessore alla base di tutto.
Per me è un film assolutamente stupendo che consiglio veramente a tutti di vedere. Peccato la debole distribuzione e pubblicità che l'hanno ingiustamente penalizzato. Chi può, lo veda.
P. S. Vi innamorerete della colonna sonora!
I tre protagonisti, come tutta la vicenda del resto, sono irritanti. Wilson insopportabile. Insomma, un film che non sa di niente e da colpo di sonno fulmineo.