La Breillat ormai è sempre e solo alla ricerca dello scandalo fine a se stesso e dello shock da benpensante. Mette così in scena la fiera del luogo comune: ragazzina bella e smaliziata è in vacanza con mammà e sorellina brutta e sgraziata che odia. Nascerà un legame fino allo schockante (?) finale, assolutamente inutile e posticcio. E' marketing anche questo, in fondo.
questo film non e' bellissimo,ma non e'neanche da buttare...pero' nonstante tutto riesce a tener incollato allo schermo lo spettatore per la sua embiguita'...bellissimo il finale
Questo film è terribile.Alcuni attribuiscono a questa parola un fondo positivo, nel senso di toccante, sconvolgente e quant'altro. Non è questo il caso, non fatevi illusioni. Si tratta di una ragazza bella e un po' stronzetta e di sua sorella brutta e goffa, di cui ci saranno milioni al mondo. Il tema è: la prima volta. Quando, con chi, come. Helena risponde così: a 15 anni,con un italiano xy,e analmente. Non vi sottopongo alla tortura della spiegazione del film, vi basti sapere che potete fare tranquillamente altro mentre lo guardate e nn vi perdete niente. Spenderò invece due parole sul finale. Chi ha visto twentynine palms capirà di cosa sto parlando. Sembra che la regista, in preda al panico x non aver concluso niente in 1 ora e mezza di film abbia arraffato un finale a caso da un horror scadente: un folle senza senso che sembra aver sbagliato film uccide madre e sorella bella e stupra a caso la sorella meno attraente. Inguardabile.
Un film particolare,che convince grazie all'uso intrigante della fotografia ed alla scarna sceneggiatura,che non cerca di piacere un po' a tutti,ma che risulta essere un bel pugno allo stomaco per i buoni di cuori ed i uri di morale.La Breillat distrugge tutto,la famiglia,l'amore,il sesso per rinascere senza piu' candore ne' purezza.Incredibilmente bello il finale.Un film difficle ed originale.
...appena conclusa la visione del film "a mia sorella".
la fotografia e' appena accettabile.
la trama scorre in modo lento e soporifero. la sceneggiatura fa acqua da tutte le parti. soprattutto nel finale. in cui un pazzo, sbucato dal nulla, come succede una volta ogni mille anni, conclude il film in un modo tanto trash da far rimpiangere l'ingenuita' di certi film horror, italici, dei primi anni '80.
...una presa per i fondelli...