Due sorelle molto diverse tra loro sono in vacanza,una è insicura,introversa e obesa e l'altra è estroversa, spigliata e con un fisico che promette bene se proiettato negli anni avvenire, per queste, e non solo, diversità si odiano.Allo stesso tempo però provano un grande affetto perchè ognuna di loro si sente parte dell'altra.
La storia è incentrata sulla perdità della verginità della sorelle maggiore (la più graziosa) che consapevolmente fa assistere all'azione la minore.
Non trovo un grosso filo conduttore in questo film, sembra che l'autrice ci voglia far vedere che basta essere al dì fuori dei sentimenti di speranza e di amore per arrivare a capire meglio e ad accettare la crudeltà e l'ipocrisia di questo mondo che non lascia scampo, se non nei sogni e nella propria testa, ad una pacata e autodistruttiva rassegnazione.
Non mi ha per nulla sconvolto questo film un pò scontato ma il finale mi ha sorpreso e credo che tutti ci saranno rimasti di stucco nel vedere il finale l'unica cosa piacevole del film è stato vedere libero de rienzo che a parer mio è un ottimo attore.
Un bel film. Scorre lento per 90 minuti. Poi c'e' la pugnalata in pieno petto. Stordimento. Confusione. Incredulita'. La storia di un'iniziazione sessuale e lo sguardo, tenero e crudele, di una bambina. In fondo pura. in fondo diversa dagli altri. Anaïs Reboux e Roxane Mesquida sono perfette nel mostrare i turbamenti giovanili. Espressive e naturali. Bravo Libero de Rienzo non a suo agio, pero', nel ruolo del latin lover. Breve e bellissma apparizione di Laura Betti. Una grande. Regia asciutta. Scarna. Con lunghi piani e lunghi dialoghi. Un film da vedere. Per capire i giovani, il sesso e l'amore. Che puo' nascere cosi', dalla violenza. Catherine Breillat sembra che abbia voluto dedicare il film a tutti noi. Affinche' potessimo capire meglio...a tutti voi!, quindi.
A tutti noi!