Nonstante inizi a sentirsi un pò di stanchezza nei personaggi, non bisogna dimenticarsi che si è già al terzo della tetralogia (sperando che non tirino troppo la corda alla Dreamworks). Comunque è tutto più ricalcato di tre anni prima(personaggi, gag, dialoghi, ecc.), le gag sono apertamente demenziali( sembra quasi un film dei fratelli Zucker, da non frantendere, non è un male in questo caso), le citazioni sono continue e interlacciate tra di loro, la storia quasi fa da pretesto per riunire gag vecchie e nuove e infilarci qualche personaggio nuovo e qualche citazione in più. In ogni caso, rimane sempre un film più che discreto, sia come se stesso, che in confronto agli altri film d'animazione degli ultimi anni. Da non scordarsi dei due cortometraggi di Shrek per la Tv.
secondo me questo terzo capitolo di shrek è
una colossale presa in giro di tutto.a partire dal mondo delle fiabe poi il mondo hollywoodiano
il mondo della musica rock e tant' altro.basta
pensare a la mamma di fiona che spacca i muri
due volte ela seconda gli parte la testa.poi
un aiutante dell' principe azzurroche dice su
a una spettatrice con ipop corn in mano .poi
biancaneve che canta la musica rock duro .merlino
che mangia sassi ed è completamente fuori di testa.
una memorabile scena in cui biscotto vede tutta la sua vita passarli davanti pinocchio che mente
cappuccetto rosso tra i cattvi e re ranocchio che una volta morto lo mettono iuna scatola con scritta una frase e anche la parola ''foot locker'' marca di
scarpe .un simpaticcissimo gatto con gi stivali .
arthur che sembra leonardo dicaprio e come sempre
una ottima collona sonora . qualità che fanno di
shrek terzo un capolavoro come gli altri due d'animazione . a proposito avete notato che c'è
anche una piccola parodia della collona sonora dei
pirati dei caraibi 3. da non perdere.
Come il secondo, anche questo terzo capitolo di Shrek non delude le aspettative. Forse perchè non è mai ripetitivo, ma gli autori cercano sempre nuovi spunti. Numerose le risate e sempre più impressionante la qualità dell'animazione. Decisamente carini alcuni spunti come il liceo di Arthur, la vita che si vede scorrere davanti l'omino di marzapane, pinocchio che sembra imparare a dire le bugie e il gruppo divertente delle principesse. Molta forza al film viene data, come sempre, dalle parodie e dai richiami alle altre fiabe, vedi Lancillotto,le Principesse, la bettola degli sfigati,le ragazze pon pon e Shrek che imita il gergo giovanile per avvicinarsi al futuro re. Insomma molto molto divertente e sicuramente molto piu apprezzabile dagli adulti che dai bambini.
Si conclude (forse) la saga dell'orco verde che, partito dalla palude, si ritrova ad essere il predestinato al regno (Hollywoodiano) di Molto Molto Lontano, a causa della morte del ranocchio, padre di Fiona. In quest'episodio Shrek andrà alla ricerca di un cugino di Fiona, Arthur, per "affibiargli" il trono a lui non gradito. In mezzo il principe Azzurro (o Azzurro, per gli amici) trama un autentico colpo di stato con tutti i cattivi delle favole (da capitan uncino con la sua ciurma agli alberi maligni incantati) mirato alla conquista del suddetto trono, aiutato da una insospettabile e traditrice lady. Non c'è che dire, la Dreamworks riesce a tenere alto il livello anche di questo episodio. Certo, il cammino psicologico di Shrek e Fiona nella prima puntata è ineguagliabile, ma anche qui gli spunti per riflettere non mancano, vedi la neo paternità dell'orco (riflessione però adatta maggiormente al pubblico dei + grandi) e il rapporto Arthur-Shrek, questa alla portata anche dei più giovani. Spunti divertenti a non finire, alcuni con sottili doppi sensi che divertono i più grandi. Motivo del grandissimo successo di questa pellicola d'animazione non solo fra i bambini.
Un bel capitolo questo di Shrek. Una grafica eccezionale che mette in dubbio la finta esistenza dei personaggi. Un film pieno di gag divertenti dall'inizio alla fine. Complimenti ai creatori di questa realizzazione. Speriamo che Shrek continua le sue avventure al cinema.