C'era più di una ragione per essere preoccupati per il quinto film di Harry Potter: il nuovo regista, David Yates, aveva fatto solo film TV ed era un esordiente al cinema; lo storico sceneggiatore, Steve Kloves, era stato sostituito; il libro stesso è probabilmente il peggiore della serie, troppo lungo e prolisso e con un insopportabile Harry sempre arrabbiato. Quando alla fine la pellicola giunse nelle sale, ricordo di essere rimasto perplesso e poco convinto, salvo poi rendermi conto che "L'Ordine della Fenice" non è brutto: è solo diverso dai film precedenti, e soprattutto complesso e difficile. Yates dà alla vicenda un inedito tono "politico", mostrando i protagonisti alle prese con un mondo magico che sembra non essere immune dalle peggiori degenerazioni della politica babbana: campagne diffamatorie, tentazioni totalitarie, ipocrisia, indottrinamento dei giovani. Il film è cupissimo, molto poco ironico, tendente all'asciuttezza del terzo episodio: la sotto-trama sentimentale di Harry e Cho Chang viene ridotta a un bacetto giusto per fare contenti i fans, e Yates è chiaramente molto più interessato a mostrare come la loro storia si concluda con un tradimento (anche se involontario). A differenza di Newell, Yates non mostra l'adolescenza come l'età degli ormoni, ma come il momento in cui dei giovani prendono delle decisioni importanti su chi vogliono essere, e decidono da che parte stare: nel nostro caso, fondando l'Esercito di Silente e opponendosi alla dittatoriale prof.ssa Umbridge (una Imelda Staunton da Oscar). Importante è anche il tema della famiglia, dal momento che il ricordo idealizzato che Harry ha del padre viene sconvolto da una rivelazione accidentale, e le varie famiglie adottive di Harry (Sirius, i Weasley, Silente) sono distanti da lui e/o in pericolo mortale. Il film non è perfetto: nel tentativo di imitare lo stile rapido di Cuaròn senza averne i mezzi, Yates realizza una pellicola spesso affrettata; non lo aiuta il nuovo sceneggiatore, che a tratti sembra poco padrone del materiale. Ginny è poco più di una comparsa, mentre in prospettiva del sesto film andava sviluppata di più; Grawp poteva e doveva essere eliminato. Fortunatamente c'è Luna, con l'esordiente Evanna Lynch che sembra nata per la parte ed è fra i punti alti del film, insieme a Daniel Radcliffe, che dimostra la sua maturità di attore interpretando il senso di esclusione e di colpa che tormenta Harry. Tetro, drammatico, inquietante e irrisolto, "L'Ordine della Fenice" è un po' come "L'Impero Colpisce Ancora": i buoni prendono un sacco di botte dai cattivi, riescono a sfuggir loro a malapena (ma lasciando uno dei loro sul campo) e, come ricompensa, scoprono di essere molto simili a ciò che combattono. Insomma, un altro grande film di Harry Potter, pur se inferiore ai due precedenti; odiatissimo, ovviamente, dai fans integralisti, ma visto che Yates sembra voler essere il nuovo Cuaròn, non gli dispiacerà assomigliargli anche in questo. Promosso a pieni voti.
david yates ha rovinato harry potter.
è bruttissimo!! tutto confuso!!
l'unica scena bella è la lotta mangiamorte/ordine della fenice e silente/voldemort
il resto è spazzatura
nn si merita nemmeno la sufficienza!
sono rimasto esterrefatto quando si è detto ke questo regista mediocre dirigerà anke il 6 e le due parti del 7...
povero HP, hanno rovinato un mito
Niente da dire sulla realizzazione tecnica e le ambientazioni, il problema (come per il precedente capitolo) sono i colossali vuoti nella trama. Ormai si può considerare il filone su pellicola notevolmente distante dai libri. Mancano parti evolutive della storia. Nel calice di fuoco non venivano rappresentate alcune situazioni del libro che però non influenzavano gli eventi, qui invece si rischia di dare un taglio troppo netto agli avvenimenti. Molto bello se avete visto solo i film, piuttosto deludente se avete letto i libri.
Molto bello!!!Però preferisco leggere il libro è più emozionante...complimenti agli attori cm sempre bravissimi, complimenti allo scenografo e anche al regista che hanno reso questo film perfetto... e il prossimo lo sarà ancora di più!!
Ciao rigasi secondo me il film doveva durare una mezz ora in piu' per poter esplicare delle scene che per la mancanza di tempo sono state brutalmente tagliate, come ad esempio quelle riguardante il quiddic.Peccato anche per la mancanza quasi totale di musiche, ho trovato questo quinto capitolo un po' freddo e sottotono rispetto ai precedenti, quasi come si fosse voluto andare di corsa, perche' poi quando hanno un anno e mezzo per fare il film non si sa tutta questa sommarieta' aa cosa sia dovuta.Ciao rigasi chimi stati titti beni porchi pittani. E concludo dicendo : speriamo che nel prossimo inseriscano piu' musiche di atmosfera e ci ridiano con un uso sapiente della fotografia e della regia il nostro grande unico sogno ad occhi aperti : la magia di Hogwarts e Hurry Pora.