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Down in the valley

Opinioni presenti: 16
Media Voto: Media Voto: 6 (6/10)

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Sconcertato

(2/10) Voto 2di 10

Un film senza alcun senso. Dopo l'inizio piatto mi aspettavo il colpo di scena o qualcosa che potesse dare un senso alla vicenda. Invece nel proseguio il film è addirittura peggiorato con un finale scontato e banale. Anche sforzandomi non riesco a capire cosa possa lasciare la visione di un film così: tanti spunti campati per aria e lasciati del tutto incompiuti. La vicenda del padre ad esempio poteva essere sviluppata molto meglio, così come i rapporti che intercorrono tra i personaggi. Invece tutto è banale, ogni cosa che accade è ingiustificata quasi che non ci possa essere altra alternativa. Film mediocre, l'unico motivo che mi ha spinto a non dargli 1 è la bellezza di alcune inquadrature. Queste sono le uniche che meritano nel film...mi pare un po' poco.



Mario, 18 anni, Bergamo (BG).




Lasciate perdere

(1/10) Voto 1di 10

Tolto dopo mezz'ora per incombenza sonno, soporifero, senza senso e piatto!!!



Marco, 27 anni, Bologna (BO).




Va via bene

(7/10) Voto 7di 10

Premetto che all'inizio ero dubbioso poi con il fatto che c'è norton l'ho noleggiato,il film alla fine ha tradito le aspettative credevo fosse un pacco invece tutt'altro e un discreto film senza grandi pretese di colpi di scena ma tuttavia scorre bene e si rende interessante forse un po troppo lungo 1:30 era il giusto a mio avviso.ma si puo sicuramente vedere c'è di peggio in giro!



Tiziano, 37 anni, Bologna (BO).




pietoso e melenso,poi nek finale...

(2/10) Voto 2di 10

che senso puo' avere far durare 125 minuti un film che consuma la sua forza solo nell'ultimo comparto finale di circa mezz'ora? Forse il regista puo' dire di aver voluto approfondire concetti che dovevano esplodere e che se non cotti abbastanza non avrebbero avuto il fragoroso effetto necessario.Niente di tutto questo...ci dobbiamo invece semplicemente tritare il nostro ben piu' utile tempo con una carrellata di situazione prive di mordente ( la giovane carina e che trova il cowboy libero e senza catene, il padre reduce di guerra duro e dispotico,situazioni da teen consumate e consunte, il fratellino tenero e assolutamente in balia del mondo ) che passano nella noia piu' assoluta.Eppure i temi possibili erano vari ( le armi trattate come un pericoloso revival dei tempi che non sono piu',lo spirito di liberta' e la voglia di rivincita seguendo un proprio istinto ) ma il regista ci passa sopra come un rullo e dopo la pausa conoscitiva balneare e il frettoloso abbandonare del posto di lavoro (...io non ho padroni...) si perde in un mare di situazioni da Orange County dove c'e' l'ombra del solito padre ottuso che interviene nel dare dettami ovviamente non seguiti in nome dell'amore cieco ed eterno.Sembra che siamo di fronte all'ennesima versione di amore difficile traumatico con dei genitori ottusi e retrogradi in mezzo, stiamo per alzarci stufi della visione ormai divenuta insopportabile,quando qualcosa accade. Il film si sveglia e li' ci mostra quel che il regista voleva dire, la fuga per la liberta'in sella al destriero, il rinnegare i tempi e contrapporre civilta' e passato.Con l'aiuto della scenografia di una ghost town mischiamo passato e presente , realta' e fantasia, il tutto lasciandoci increduli per un momento che un film con un simile trascorso possa lievitare cosi'.Sembra di assistere a un duello all'Ok corral,ci sono dei giochi fotografici nella nebbia di buona fattura, e il dualismo uomo-cavallo contro macchina si interseca con il apesaggio continuamente alla ricerca di uan stabilita' tra progresso costruttivo edilizio e campagna .Un buon comparto finale senza dubbio, ma troppo lontano dalla sua origine iniziale per poter essere abbastanza.Bisognava svegliare prima un Norton che a furia di non esserci con le espressioni era finito per scomparire fino al luccichio finale.Partecipa Rory Culkin , fratello del molto piu' celebre interprete di mamma ho eprso l'aereo,nella aprte del fratello indifeso.Se avete voglia di film che sbocciano molto tardi questo fa per voi , fioritura comunque tutt'altro che di pieno appagamento e molto tardiva rispetto alla sua coltivazione.



Pietro, 42 anni, Gessate (MI).




Migliora nel finale, ma senza salvarsi

(4/10) Voto 4di 10

Inizialmente avevo intenzione di uscire dalla sala, soprattutto in seguito alla scena di sesso in apertura. Per tutto il primo tempo appare lento, banali (volutamente?) i dialoghi, difficile individuare un senso compiuto. Durante il secondo tempo il film si orienta verso un elogio alla follia, senza dubbio con il suo lato interessante, ma che non basta a risollevare il tutto.



Luigi, 19 anni, Lido Adriano (RA).





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