bel film.Una commedia ben riuscita.E come tutti i bei film passato senza fare tanto rumore!. Originale la storia (tra l'altro vera), interessante la psicologia di questa "simpatica canaglia" che vive di espedienti e bugie e sogni aggiungerei, al punto da non distinguere più bene neppure lui la fantasia dalla realtà. Ben recitato, con un Richard Gere che smessi i ruoli da seduttore ci fa vedere che non è solo bello ma anche bravo. Direi che questo film sia all'altezza di quella delizia (anche x gli occhi visto il protagonista maschile: J. Depp!)che è stato "Chocolat". A mio avviso si merita un bel 7.
Finalmente qualcosa di diverso, idea interessante, regia molto buona, scenografie ottime. Un bel 7 per una commedia diversa dal solito molto piacevole.
Anche chi è abituato a ben altri generi di film potrà passare una serata piacevole in compagnia di Howard Hughes..film molto scorrevole e tutto sommato dalla trama ben struttura. Se siete indecisi guardatelo!
Lasse Hallstrom dopo l'orrendo e mieloso " Vento del perdono "e "Casanova " si cimenta in un lavoro meno portato verso le emozioni umane tipiche del suo cinema patinato ( Chocolat ) quanto piu' cronachistico
e con un tentavivo di visione del tutto meno grondante dolcezza.Ma come si suol dire il lupo cambia il pelo ma non il vizio, e allora questa storia di una truffa colossale ai danni di una casa editrice presenta i suoi aspetti migliori solo quando abbiamo i dualismi tra Clifford e la moglie , tra Clifford e Molina ( nulla di eccezionale comunque, tutte cose che qualunque regista saprebbe confezionare ) mentre crolla miseramente quando dalla fase di confronto umano passa alla fase della cronaca.
Passando per una situazione colpevolmente inutile tipo "A beautiful mind" che non serve a nulla , il dramma di Clifford perde ogni intensita' e ogni approfondimento per la troppa velocita' nell'alternare la situazione della truffa con i suoi problemi familiari, e onestamente Hallstrom fose non e' portato per fare film che possano andare oltre il genere in cui lui e' validamente ancorato ( ricordiamo anche il piu' valido "le regole della casa del sidro").Poi la gigantesca truffa molte volte sembra ancorarsi a puntelli che soltanto un editore psicopatico o fuori di testa accetterebbe, e bisognerebbe vedere quanto la realta' sia aderente al racconto che vediamo sullo schermo.
Le recitazioni di Molina e Gere sono solo di maniera senza nerbo alcuno , troviamo anche Stanley Tucci, ultimamente molto prezzemolino, nella parte di un editore.Un film ben confezionato con manuale da cinema in mano ,senza sbavature ,ma per questo senza sussulti, quasi troppo rispettoso di ogni variazione emotiva e che non eccede mai in individualismi di regia,che va bene per una serata cinematograficamente passatempistica ma assolutamente anonima che finira' presto nella sezione dimenticatoio del nostro cervello.
Non regge la storia, seppur vera... un conto è fare una biografia su uno morto che non può smentire, ma anche se uno è pazzo, può sempre fare una smentita (come alla fine fa hughes nel film)..
e poi sti manager che si "fidano" di uno che neppure porta una registrazione.. allora son capace pure io di fare soldi se fosse sul serio così...
l'ho visto fino alla fine x vedere se c'era un colpo di genio ma .. niente... è un filmaccio a mio giudizio...