Semplicemente "superiore" alla capacità analitica dello spettatore medio. Kelly mostra nuovamente la sua visionaria capacità registica,elaborando e riscrivendo,tracciando e cancellando,tutto ciò che si è già visto,immaginato e sperato. Per pochi,per la nicchia,per intenditori che reputano il cinema una palla di creta che può essere modellata a proprio piacimento,come pura e semplice arte visiva.
Considero Donnie Darko uno dei film più sopravvalutati degli ultimi anni. Con questa seconda prova, Kelly, si ripete in un mix furbo di scopiazzamenti privo di contenuto. Posso capire l'apprezzamento dei più giovani, un ventenne non puo' conoscere a fondo la storia del cinema e puo' lasciarsi incantare, e qui sta la furbizia di Kelly. Questo regista non è in grado di trasmettere la minima emozione, il minimo bagliore, per risvegliare dal torpore lo spettatore annoiato. Mi ha fatto solo venir voglia di rivedere Strange Days: qui la fine del mondo non c'è, ma L.A. è davvero un incubo.
io l'ho capito questo film: fa semplicemente schifo, è semplicemente brutto. non fatevi del male nel rivederlo per trovare reconditi significati in quanto non ce n'è. "onirico" è il termine esatto per definirlo; ma è come quando si fa uno strano sogno, al risveglio lo si racconta e chi ti ascolta ti dice "ma ti droghi"??!!?? e visto che con i sogni siamo vicini all'argomento... diciamola tutta. rimanere svegli per aspettare che in questo film accada qualcosa è un'impresa di una fatica tremenda... e lo sai che non accadrà nulla ma continui a sperare finchè ti viene il mal di testa e ad ogni minuto che passa ti chiedi "ma quando finisce"??? scrivo questo commento a caldo (il film è appena terminato) e non vedo l'ora di andarmene a dormire da quanto soporifera è stata l'esperienza di guardarlo.
Ho comperato il dvd ieri pomeriggio ed ho già visto il film quattro volte!Secondo me è ancora più bello di Donnie Darko. L'unica pecca è il doppiaggio in lingua italiana,quindi consiglio di seguirlo in lingua originale con sottotitoli.E' un poco più faticoso ma ne vale la pena.Veramente!
Devo dire che sono stato stimolato a vedere questo film da donnie darko, pellicola dello stesso regista che ho amato molto. non è lo stesso per southland tales. un confronto con donnie è spontaneo, in quanto, seppur in forma diversa, il regista ha affrontato in entrambi i film temi analoghi. tuttavia se su donnie darko questo avveniva con ordine, con fascino e con originalità, in southland avviene in maniera confusa, imprecisa, talvolta quasi demenziale ed esasperata. come film non mi è piaciuto. talvolta diviene noioso, spesso confuso, senza una metà, senza un raggiungimento, a mio avviso, di quanto preposto. questo polpettone filosofico, religioso, politico, futuristico conduce lo spettatore a ritrovarsi davanti ad un film che davvero assume forme demenziali e talvolta ridicole. i personaggi sono grotteschi, inverosimili. la morale del film si intravede, la fotografia è ottima, ma ciò non basta a rendere un film avvincente e originale. l'originalità è ben altra cosa. e il finale è davvero inconcludente al contrario di donnie darko dove diveniva esplicativo. mi sento deluso, deluso da un film da cui avevo ottime aspettative e che si è rivelato per lo più noioso, prolisso, grottesco e soprattutto inconsistente. mi spiace per tutti coloro che hanno scritto opinioni favorevoli ma per me il grande cinema è tutt'altra cosa...
Trailer italiano (it) per La natura dell'amore (2023), un film di Monia Chokri con Francis-William Rhéaume, Magalie Lépine Blondeau, Pierre-Yves Cardinal.