Un film che non pare Italiano ma lo è. Un film coraggioso, bello, intrigante, e purtroppo, con forte odore di "verità". Non assoluta, certo.
Ciò che il film denuncia non è tanto la nostra mancanza di Privacy e il fatto che siamo continuamente spiati ... ma il problema è DA CHI siamo spiati: ovvero da società private filo-governative.
Un film che per il coraggio, per alcune idee registiche, per la fotografia e musica, merita un 10 e lode.
Peccato sia stato tanto snobbato :(
Appassionante thriller, ben diretto e ben interpretato da un cast di attori affiatati. Molto belle le ambientazioni e la fotografia. Vivamente consigliato anche per la trama che non è poi così fantasiosa e futurista. Ottimi Maya Sansa e Andrea Tidona
Il film, senza pretese da budget stratosferici, ben si allontana da un cinema americano del genere ormai ribollito, ma con uso sapiente della cinepresa e della fotografia, e di una tensione narrativa via via crescente ben coinvolge lo spettatore nelle atmosfere cupe di una realtà controllata e determinata dal potere economico delle grandi società, senza mai cadere nel surreale o nella banalità. Il film non perde un colpo e scorre senza sbavature; se è uno dei primi tentativi italiani del genere, che timidamente cerca di estendersi a trame più "planetarie", invece di indugiare sulla provincia italiana, è certamente un tentativo ben riuscito. Sicuramente rivela una forte impronta italiana nella non banalità, nè eccessiva complessità della trama, e nell'originalità stessa dell'mpianto del film.
Insomma, mi è piaciuto veramente tanto.
Ne avevo sentito parlare ma l'ho visto solo da poco in tv. Sceneggiatura e regia nettamente sopra la media del cinema italiano. Poco convincenti gli attori, anche Maya Sansa, qui forse nella sua peggiore interpretazione. Nel complesso comunque un film molto bello. Peraltro gli sceneggiatori avevano raccontato nel 2006 quello che sta accadendo oggi con lo scandalo intercettazioni globali. Se i politici e i servizi segreti guardassero più film forse imparerebbero qualcosa.
Non concordo con il giudizio che precede. Per una volta un thriller che si basa non su massicce iniezioni di azione e effetti speciali, ma su una trama che si dipana con calma e soprattutto che alla fine fa imparare qualcosa. Il fatto è che alla fine il cinema americano da blockbuster è quello che funziona di più perchè purtroppo la maggioranza della gente è così, non vuole pensare troppo e vuole un cinema tutto azione e effetti. meno male che ogni tanto si ha il coraggio di infrangere le regole e metterci un po' di intelligenza negli script. Poi magari non incassi tanto e non te ne fanno fare più, però almeno puoi essere orgoglioso di fare cinema con la C maiuscola