L'unica cosa che si può dire a riguardo è "ahahaha"
non sarà il massimo della computer graphics, ma fa davvero ridere, il doppiaggio di lella costa e degli elio e le storie tese è magistrale!
un piccolo thriller per i non-piccoli, perchè nonostante sia un cartone, non è per i bambini!
Pochi soldi e tanta voglia di far divertire e far pensare, e poi ragazzi, dove le mettiamo le idee? quelle cosine che un tempo erano indispensabili se si voleva realizzare anche un semplice e muto cortometraggio? questo film e'il nostro presente e il nostro futuro, se poi ci sono gli elii....che figata a
Ci sono correnti della critica che si esaltano davanti alla pura e semplice descrizione. Se poi la descrizione è quanto più cruda e impietosa allora l’entusiasmo diventa facilmente sublime è l’opera un capolavoro. Sono correnti nevrotiche e un po’ frustrate, che vorrebbero togliere al concetto di cinema quello altrettanto importante di significato veicolato.
Terkel è un film d’animazione danese. La grafica è buona, il design dei personaggi va di pari passo con la loro bassezza morale. E’ una storia tragica, sulla solitudine del passaggio dall’infanzia all’adolescenza. Si sentono molti applaudire a questo film dicendo: “E’ vero!”
Si può vedere il perché di questo; basta aprire gli occhi sulla società contemporanea e i suoi desolanti prodotti. Tuttavia… dietro al film, oltre all’intento puramente descrittivo dell’inevitabile lago di sangue che è la pubertà, si percepisce un chiaro abbandono di ogni redenzione.
Nella vicenda infatti non si salva nessuno, e chi ha scritto il film forse si crogiola un po’ in questa mancanza totale di morale (come evidenziato da Arne a fine film) arrivando così a giustificare la cattiveria che doveva essere soltanto descritta.
Per il resto il film non offre granché. Il doppiaggio basa molta della “comicità” su volgarità tanto facili quanto gratuite e svilenti, ma sicuramente molti avranno gradito soltanto per il fatto che se ne sono occupati Elio & co.
La trama che vira verso il thriller contribuisce a svuotare il film di ogni intento intelligentemente critico, e anche così tinta la storia non convince.
Le musiche, affidate anch’esse a Elio e compagnia, potrebbero un minimo rialzare il tono, ma in verità l’unica davvero divertente è il pezzo in stile rap che Terkel improvvisa davanti ai bulli che lo minacciano.
I personaggi sono azzeccati per esprimere la comunicazione assente a livello intergenerazionale e distorta in quello intragenerazionale, ma anche qui, è un po’ troppo pretendere che possano suscitare risate sane.
In sostanza un tentativo di realizzare qualcosa di alternativo naufragato nell’ostinato nichilismo di chi ha ideato il tutto.
Volevo iniziare commentando alcuni commenti.
C'è gente purtroppo che in questo forum non capisce niente di film e sopratutto fi film d'animazione chi ha avuto il coraggio di dare a questo film con commenti del tipo Fà cacare,che schifo io dico soltanto che farebbe meglio a incollarsi alla TV per vedersi "biutiful" o le vacanze di natale in onda ogni inverno!
Il film secondo me partendo con quelle colonne sonore mostra subito una marcia in più...la trama oltre a calcare le problematiche dei giovani percorre anche l'incomunicabilità che ai giorni nostri attanaglia la maggior parte delle persone...questo si rispecchia a scuola in un ambiente nuovo per tutti dove purtroppo qualcuno è vittima di questa incomunicabilità,si rispecchia nell'ambito coniugale tra marito e moglie dove è sempre + difficile trovare un momento di dialogo distratti dalla noia e della ripetitività della vita e dai vizi che essa ci propone per distrarci....lo zio del protagonista ne è l'esempio lampante con i suoi problemi d'alcool e con il fatto che il suo telefono non riceve bene le richieste d'aiuto di chi decide di chiamarlo...,cmq è in generale l'incomunicabilità a far da padrone in questo film la lezione o la morale arriva dall'amico che nonostante la lite(quindi l'incomunicabilità momentanea)trova il coraggio di amdare a difendere una persona che non avrebbe più voluto considerare,un film spettacolare dò un bel 10 e reputo chi ha dato un voto scadente persone da 1!!!
Non vedevo l'ora di vederlo e, un pò di tempo fa l'ho fatto: terkel è un pò ambiguo come film nel senso che si trasporta su diversi piani opposti tra di loro; parte infatti come comico (il classico cartoon) e poi si catapulta in un qualcosa di più dark e grottesco: parolacce, spargimenti di sangue, assassini nel bosco e tanto altro ancora.
certamente l'idea è singolare, senza dubbio, ma vedere un film dove questi concetti si mischiano insieme dà l'impressione di un qualcosa non molto convincente.
carina la colonna sonora degli elio e le storie tese, sebbene anche quella ricca di parolacce.
Trailer italiano (it) per L'ultima volta che siamo stati bambini (2023), un film di Claudio Bisio con Alessio Di Domenicoantonio, Vincenzo Sebastiani, Carlotta De Leonardis.