Una bella commedia, il cui limite, ma forse è solo un omaggio a Woody Allen, è quello di ispirarsi a una delle migliori commedie di sempre: Manhattan (le citazioni al Maestro - con tutto il rispetto per quest'ultimo e prese le dovute distanze - sono evidenti: l'immancabile psicanalisi, la cultura Ebraica, la storia tra due persone con grande differenza di età, la stessa inquadratura della cabrio sulla strada, nonchè un finale agrodolce che molto ci ricorda il bellissimo finale tra Isaac e Tracy con il sottofondo meraviglioso della Rapsodia in Blu di Gershwin). Magnifica l'interpretazione di Meryl Streep (tra l'altro presente, giovanissima e già bravissima, anche in Manhattan nel ruolo dell'ex moglie lesbica) e ottima, come sempre, anche la splendida Uma che ci offre una dimostrazione di quanto sia versatile in ogni ruolo. Non un capolavoro, ne' un esempio di originalità, ma una gradevole e sofisticata commedia niente affatto banale, ben diretta e ben recitata. Lo consiglio.
scialbo, insipido, noioso, vuoto... un totale pacco e una totale pizza. raramente mi capita come in questo caso di non vedere l'ora che un film finisca. troppo monotono e patetico al punto che persino attrici del calibro di uma thurman e meryl streep risultano a disagio se non addirittura fuori posto.
avevo proprio voglia di vedermi una bella commedia...o un bel film, se volete...sono durato 40 minuti, tra banalità, cose viste 1000 volte e molta noia. Un 3 tutto per la bella e brava Uma. Troppo poco, davvero....
il film si muove sui canoni della commedia e risulta molto gradevole ( anche se per nulla innovativo ) per circa un terzo della sua durata, poi pero' dopo il gioco dell'equivoco e' troppo debole per reggere tutta la durata del film e incomincia ad annacquarsi,e come in uno show dove a portare avanti il divertimento e' il presentatore e non la sostanza incominciamo ad annoiarci.La streep e Uma sono meravigliose ( uma poi sfoggia dei decolte' da capogiro ma e' veramente troppo poco per la sua classe infinita) ,gigioneggiano divertite in un film dove non vengono messe alla prova, ma alla fine non si sa piu' come dare brio a una ideuzza troppo stantia per reggere .Fastidiosissimi poi i tentativi di marcare il fatto che il ragazzo sia troppo giovane con strane trovate di trama ( la scena del nintendo game cube e' la cosa piu' stucchevole che potevano inventarsi,come l'amico pierino lanciatorte )e per certi versi non si capisce come mai il marito che se ne e' andato solo da una settimana non si faccia vivo con una telefonata
o debba prendere qualcosa. Insomma, se non si pretende la classe immensa delle protagoniste qualche sorriso ci strappa, ma il brodo e' troppo annacquato per essere gradito.
Da menzionare il finale, che risolleva il film nel giudizio se fosse stato il solito catatonico e platonico concludersi trito e ritrito, invece il colpo di coda ci consegna un messaggio ben preciso che risolleva leggermente le sorti di un film troppo abulico per essere gradito nella sua intierezza..
Attendiamo ora la thurman nel vicinissimo “ the producers”, e la streep a prove piu'
impegnative per la sua classe immensa .