Una trama da commedia americana in un film con tutti i tratti della commedia francese,che affronta un argomento delicato:l'immigrazione.
In un primo momento può deludere in quanto mancano completamente i tratti caratteristici della commedia made in usa; tuttavia non si può non apprezzare la descrizione dello status sociale degli immigrati, e dell'atteggiamento nei loro confronti da parte della massa, attraverso un linguaggio ironico al punto giusto.
Il risultato è un film in grado di far sorridere, e, soprattutto, pensare.
La mancanza di una vera e propria trama e i patetici tentativi di rendere il film divertente mi hanno lasciato basito! l'ennesimo film francese da rimuovere dalla memoria.....
un film assolutamente insensato a cominciare dalla protagonista visibilmente fuori parte...sprizza comicità come un limone rinsecchito...
Che messaggio ci vuole comunicare il regista? che gli extracomunitari sono tutti pasticcioni ma i ricchi francesi devono essere comunque tolleranti e aprire il portafoglio?
Questo film è irritante proprio perchè descrive delle situazioni finte e improbabili, gli extracomunitari visti come un gruppo solidale senza distinzioni di etnia e di nazionalità ma accomunati solo da modi di fare rozzi e voglia di far niente...ma anche i francesi ci fanno una pessima figura...per non parlare del piastrellista italiano...una caricatura che poteva andare bene negli anni 50!
Il racconto si intorpidisce, si perde, si incaglia...i momenti più lugubri sono quelli in cui l'attività lavorativa dell'avvocatessa vengono descritti come passi di danza...o come quando nella casa, per via di un rito vodoo i piatti si apparecchiano da soli...
brutto cinema...mancanza di idee abbinata a forzato impegno sociale...
Chi da un voto basso a questo film credo non abbia affatto capito per quale motivo sia stato girato. non è una pellicola creata per strappare due risate, è un film che serve per affrontare senza fare drammi un argomento molto delicato come quello dell'immigrazione. io credo sia molto bello, il racconto dell'ex-guerrigliero, la canzone che gli operai dedicano alla "padrona", il fatto che la donna anziana si rifiuti di dare i documenti (di sicuro ha vissuto la 2a guerra mondiale), sono tutti momenti che mi hanno emozionato. Bisognerebbe riuscire ad immedesimarsi nei personaggi per capire quanto profonda sia la tematica che tratta. E' bellissimo.