Nelle buie e anguste stanze dove è confinato l'imperatore esplode un sogno/visione di una potenza espressiva impressionante. Una scena che mi ha lasciato a bocca aperta, e basterebbe da sola a consigliare la visione di questo film impegnativo ma di ottimo livello
Terzo film di una trilogia di grandi personaggi storici(lenin, hitler, hirohito), ambientato nel giappone subito post-guerra, disastrato da hiroshima e sconfitto nella guerra.
non vi aspettate un film particolarmente movimentato e denso di momenti emozionanti: la pellicola e' girata con stile volutamente piatto e dimesso, per sottolineare la difficile situazione del giappone post-bellico.
la cosa migliore del film sono i colori, cosi' uniformi da sembrare un film in bianco e nero, e la recitazione dell' attore, che non fa hirohito, e' hirohito.
i suoi dialoghi col generale usa vittorioso sono da antologia.
lento e per molti noioso, ma, se siete dotati di una buona pazienza, verrete conquistati dalla seconda parte del film, gemma nel panorama del cinema russo, ultimamente privo di autentici talenti.
La lentezza e la cupezza del film non devono ingannare. tutto e' calcolato nella figura dell'imperatore e del momento storico, un frangente oscuro per il giappone ma anche di transizione per una nuova alba. il sovrano e' educato a dei tempi scanditi di ora in ora, e' circondato da servitori fedeli pronti a qualsiasi cosa pur di conservare la sacralita' della sua figura e del suo ambiente... ma lui, ormai, da vero intellettuale, pure un po' visionario, con passioni artistiche, cinematografiche e scientifiche, capisce che e' arrivato il tempo di andare oltre, al di la' di se stesso, a favore di un nuovo sole che appartenga a tutti. un film sicuramente da rassegna!
Di una lentezza esasperante e non sempre giustificata, così come la cupezza che pervade tutto il film e finisce per conciliare il sonno... Altro che sole!