Al culmine della sua professionalità il mago del brivido ci fa tenere forse meno sulle spine ma la sua visione dell'umanità cinica e allo stesso tempo impudente, anche se non troppo, è infallibile. Un film imprevedibile, sottile, allettante dove "la parte del morto" prende quasi il sopravvento sugli altri personaggi. I paesaggi autunnali del New England sono di grande suggestione. Bravo il compositore di musiche, prediletto di Hitch, nel mostrare gli avvenimenti attraverso le note secondo un modello vagamente neoclassico di facile orecchiabilità.
senza raccontare altro che la sepoltura ed il disseppellimento di un cadavere è quello che ci insegna sir Alfred Hitchcock. la storia è semplicemente paradossale. un bambino rinviene un cadavere in un bosco. quattro persone hanno motivo di ritenere di essere colpevoli, e quindi cercano di liberarsi del corpo. il problema sono poi i sensi di colpa... grandissima prova di Shirley Mac Laine, e divertentissima esibizione del sempre bravo Edmund Gwenn. la situazione che si viene a creare può sembrare particolare, o ridicola, ma è serissima... provate voi a trovarvi al posto di quei quattro... ed è lì che Hitch colpisce come sempre... mettendoci nei panni del protagonisti... costringendoci ad essere loro... rendendoci la vita difficile... facendoci soffrire fino alla fine... senza sapere se riusciremo a farla franca... senza sapere chi di noi ha forse ucciso il cadavere che stiamo seppellendo... ecc, La congiura degli innocenti è tutta qui, in queste cose... in questi punti fondamentali del cinema di Hitch... che ci manca da più di venticinque anni.
Un film anomalo all'interno della straordinaria cinematografia di sir Alfred Hitchcock. Bambino a spasso per un boschetto trova cadavere di un uomo (il suo patrigno) e non ha alcuna reazione; in seguito la cosa accade a molti altri abitanti del luogo, i quali pensano poi di seppellire il cadavere poiché tutti avrebbero qualche ragionevole motivo per avere ucciso la vittima. Chi è il colpevole?
Il cadavere viene quindi seppellito e disseppellito per quattro volte, fino alla soluzione finale del mistero.
Un film diverso dalle pellicole di Hitchcok alle quali siamo abituati, ma che ha in comune con esse l'umorismo nero tipico del grande regista inglese. Qui tale humor è elevato all'ennesima potenza, attraverso la rappresentazione della paradossale, assurda indifferenza nei confronti della vittima, anche da parte della sua stessa famiglia. Il tragico diviene comico. I personaggi appaiono come figure caricaturali, macchiette divertenti nella loro assurda illogicità e rappresentano, in fondo, "tipi" stereotipati che a modo loro riescono ad ispirare simpatia. Il Male raggiunge qui il suo massimo livello di banalità quotidiana, strappando un sorriso allo spettatore, ma anche facendo riflettere. E' come se l'omicidio fosse considerato un fatto comunissimo e normalissimo e ciò può essere interpretato come una denuncia sociale, seppur velata. Ottimo ritmo e buoine interpretazioni degli attori. Shirley McLaine debutta fornendo un'interpretazione impeccabile. Molto curata la scenografia ed affascinante, come sempre in Hitchcock, il gusto del detto-non detto, del dubbio, del mistero.
Film anomalo, in sostanza, e non uno dei migliori di sir Alfred, ma curato e diretto in maniera impeccabilmente precisa.