Come nel caso de "La caduta" ci ritroviamo di fronte ad un film tedesco sulla WW2 che si distingue per l'asciuttezza quasi documentaristica.
Il film evita fronzoli e sentimentalismi troppo marcati eppure alla fine ti conquista e ti rende difficile trattenere la commozione.
Ti spinge ad andare ad informati meglio sui fatti storici che narra e a nutrire un profondo senso di riconoscenza verso quegli eroi dimenticati..o non sufficientemente celebrati.
L'ho scoperto per caso. Per l'argomento trattato avrebbe meritato più pubblicità. Meno male che all'epoca (anni 40) si è deciso di annientare quel movimento. Tutti molto bravi, coloro che hanno partecipato alla creazione del film, la protagonista poi..
Non ci sono troppi giudizi da esprimere. Per l'argomento che tratta e per il fatto che è un documento storico, il film è da vedere. Si possono fare i complimenti al regista, agli attori, alla bellissima fotografia, etc. Ma non so perchè, in questo caso, tutto ciò mi sembra fuori luogo. Guardatelo e basta, fidandovi della media del voto.
il film è da vedere: emozionante coinvolgente e soprattutto fa riflettere sugli orrori del nazismo. bravissima la protagonista e ottima la regia. le scene sono state girate nei veri luoghi in cui i fatti sono accaduti. non capisco perchè in italia la diffusione di film impegnati come questo sia sempre così difficile, si preferisce sempre dare spazio alle solite americanate.
Il film è decisamente noioso.
anche la recitazione non mi è sembrata gran che,a parte held(io in quella parte avrei visto meglio ulrich muhe,il gerd wiesler de "le vite degli altri").
ma allora perchè questo "7"?
il motivo è semplice per me: amo la storia e per me la germania è anche la patria di bach,beethoven,schiller e mann.
e ben sapevano questo i ragazzi della weiße rose.
onore alla loro memoria e a quella di migliaia di tedeschi che non vollero riconosersi nel delirio criminale hitleriano.