Perplesso all'inizio non capivo dove il regista voleva andare a parare, poi la matassa si dipana e ne esce un ritratto amaro ma anche pieno di speranza di una parte della società americana di sottoproletariato...Musiche a parer mio gradevolissime ed interpreti all'altezza...incredibile, almeno per me, la parte della Winslet non me l'aspettavo in questa veste sentimental/meretricio. Mostruosa la Sarandon interprete di un mondo femminile sconosciuto a noi uomini. Alzo la media con 8: incoraggiamento alla carriera del regista Turturro
da non guardare assolutamente. non è strano, è solo veramente noioso e insignificante. dopo 20 minuti volevo premere stop...dopo 30 ne ero sempre più convinta e dopo 40 finalmente l'ho fatto!
Notevole. Testualmente: ovvero non si puo' non notare.
Trama che pare contraddittoria:
- da una storia di anonimi amanti proletari, nei fatti marginali, ma non per questo non allegri, focosi, vitali come pochi altri. Con un linguaggio esplicito e osceno come raramente si è avuto modo di ascoltare (ma con scene 'mimate', sì, ma se ci si ripensa, nei fatti assai 'caste')
- ad una (inimmaginabile) 'tirata', come raramente ne ho viste, verso la teorizzazione della monogamia e la celebrazione della fedeltà, addirittura casta.
Il tutto condito con momenti comici efficaci, canzoni&balletti niente male, scene surreali davvero belle (per dirne una, la canzone dell'amante sott'acqua, ma anche molte scene del grande "cugino Bo") e, non ultimo, alcuni dialoghi e alcune frasi, anche serie, a mio avviso memorabili.
Forse un po' troppo (facilmente) "tragica" la parte finale.
Chi non lo vede, secondo me si perde qualcosa di assai particolare
Turturro in veste di regista non delude e, citando i migliori musical americani con una strizzatina d'occhio anche a Grease, confeziona un'opera a mio parere originale e in certi passaggi quasi "geniale". Da vedere il balletto di Christofer Walken accerchiato dai poliziotti dopo l'omicidio della moglie fedifraga...
Curioso poi notare (per i musicofili) come il successo di Anna Identici "Quando m'innamoro" che nell'originale era una canzoncina al miele, diventa nel testo americano un'accorato "A man whithoht love", dell'impronunciabie Engelbert Humperdink (!), con un testo affatto buonista e anzi assai dolente. Al tempo stesso veniamo a sapere che l'hit single Delhila di Tom Jones aveva nell'originale un testo drammatico (un uomo tradito e accecato dalla gelosia uccide la moglie), mentre quando fu tradotto in italiano divenne "Mai, mai , mai ti lascio, mai mai mai da sola...." Potenza dei traduttori...
penso che questa frase racconti bene il film e la vita in generale. un musical godibilissimo con la magia dei maestri Coen e l'interpretazione del grande Buscemi.invito tutte le donne ad andarlo a vedere.