Lo spirito favolistico cui ci ha abituato finora Gilliam non viene meno neppure in questo film.
Lo trovo interessante anche perché, reclutando molti attori di nazionalità ceca in aggiunta agli americani (Ledger e Damon) ed italiani (Bellucci), é riuscito a rendere per così dire più "variegato" il cast.
Ho visto il film insieme ai ragazzi di prima e seconda media cui insegno: in linea di massima a loro è piaciuto e così anche a me. Certo non è un capolavoro, ma è un film godibile, originale e ricco di spunti. Ci sono le fiabe (e i ragazzi si sono divertiti a riconscerle e, visto che insegno tedesco ne abbiamo ricercato i titoli originali), c'è l'eterno conflitto tra una razionalità asettica e quasi priva di umanità e il senso del mistero, c'è il rapporto tra i due fratelli, la crudeltà e la violenza di ogni occupazione militare...
Il film è di genere fantastico, non è un thrille non è un horror, anche se alcune scene un po' lo sembrano, ma le avete lette le fiabe dei Grimm? Certo non sono quelle di Walt Disney!
Certo alcune scene non sono proprio ben riuscite e anche il finale è un po' affretato.
Alcune incongruenze poi sono davvero grandi (e le hanno notate i ragazzi di seconda media): in una Germania occupata dai francesi si scrivono lettere in inglese e Jacob Grimm, tedesco purosangue, prende appunti in inglese. Così Jacob diventa Jack e Wilhelm diventa Willi... non si fa!
Ho noleggiato questo film con qualche speranza ma sapevo già quello che mi aspettava e quindi non posso recriminare. Gilliam come al solito ci presenta un film ben confezionato, pieno di dettagli divertenti e dall'alto valore cinematografico, con un'elevata caratterizzazione dei personaggi, ma altrettanto come al solito, si arriva a metà film, almeno per quanto mi riguarda, che quasi non se ne può più. Diciamola tutta: è un film abbastanza stupidotto e che si trascina stancamente fino alla fine. La coppia Damon-Ledger funziona poco e Monica Bellucci, per quanto bona, nei brevi spezzoni in cui appare si conferma, a mio avviso, un'attrice mediocre, con questo suo modo asettico di recitare. Da noleggiare se si ha tempo da perdere.
Terry Gilliam sono mplto più difficili da interpretare che da vedere... I fratelli Grimm non fanno eccezione, e la mano del regista si vede, malgrado l'argomento sia stranjo e difficile da affrontare... d'accordo sulla Bellucci, attrice enormemente sopravvalutata, penso che il film non meriti ua stroncatura così violenta... certo che se si crede di vedere un altro Signore degli anelli allora si sbaglia completamente... Gilliam scivola nel delicatamente favolistico, e lo fa volontariamente, perchè è quello il suo intento. Matt Damon è perfetto per l'imbroglione da quattro soldi, puro spietato cinico e razionale essere, che rappresenta il nostro mondo che non crede più a nulla che non sia un estratto conto... ovvio che chi si riconosce lì vede male questo film, lo odia... perchè siamo tutti parte dei due fratelli Grimm... ma rifiutiamo di mostrare il nostro lato poetico e "favoloso"... in questo nostro mondo nel quale la vita è rappresentata dall'imbroglio e dall'ingiustizia, e senza cavalieri che ci vengano a salvare...
Celebri cantori di sogni infantili, ridotti a cialtroni ghostbusters di paese.Gilliam senza l'ispirazione dei tempi migliori,incerto tra fiaba e giocattolo,amalgama maldestramente un frullato di fiabe immortali che uccide tristemente la fantasia.E la Bellucci,con l'espressività della carta vetrata,dà il colpo finale.