I fratelli Grimm e l'incantevole strega
C'era una volta il genitore che prima che ti addormentassi ti raccontava una favola.
E tu, bambino, col capo riposto di fianco sul cuscino, l'ascoltavi in silenzio, incantato, con gli occhi spalancati sul tuo oratore personale, e se anche quella storia già la conoscevi, te l'aveva raccontata quasi uguale qualche giorno prima, ti lasciava volare con la fantasia. C'era l'amore, c'era lo spettro dell'abbandono e quello della morte, c'era la morale e c'erano, soprattutto, i mostri. Lupi che mangiavano nonne difficili da digerire, zitelle nervose che addormentavano belle principesse, regine gelose di non essere le più belle del reame e matrigne che abusavano del lavoro minorile. Tutti cattivissimi e "spaventosissimi" tanto che, ancora oggi, se volete mettere un po' di paura ai vostri figli, fratellini, sorelline e nipotini, vi affidate a quelle figure malvagiamente magiche.
Se quelle storie non vi piacevano, vi facevano venire gli incubi e volete prendervela con qualcuno fatelo con i fratelli Grimm. Sono infatti questi due scrittori berlinesi del diciannovesimo secolo che misero su carta, forse rimaneggiandole, forse no(chi lo saprà mai!), antiche leggende fino ad allora tramandate oralmente, diventandone ufficialmente gli autori.

Gilliam fa senza dubbio parte di quest'ultimo gruppo. A lui i fratelli Grimm hanno rovinato l'infanzia, e così li ha immersi negli spaventosi mondi da loro creati.
Will (Matt Damon) e Jake (Heath Ledger) Grimm sono due imbroglioni che girano di paese in paese presentandosi come "cacciatori di mostri". In verità le creature da scacciare sono semplici effetti da circo da loro stessi creati. Le truffe si interrompono quando le autorità napoleoniche se ne accorgono. La pena è la morte, a meno che non riescano a risolvere i misteri che avvolgono una strana foresta e il paese che le sta vicino….

"I fratelli Grimm" ha tutte le caratteristiche del suo regista Terry Gilliam. Visionario, fracassone, paradossale e un po' confuso, il nuovo film dell'ex "Monty Python" è un'avventura divertente con schegge da film horror. L'idea di far attraversare un buon numero di racconti "verticali" (le favole) da una storia orizzontale (quella dei due fratelli imbroglioni che cercano ) crea giustamente sempre molte aspettative. Si può prendere il meglio da ogni cosa per sorprendere, far sorridere o spaventare lo spettatore che riconoscerà senza problemi la citazione. Gilliam ci riesce, ma non completamente. Traspare la magia del progetto, ma troppe volte la battuta o la situazione è "telefonata" e si capisce dove si voglia arrivare. Non c'è il genio perpetuo di Shrek (che si può considerare la versione comica di questo film) e la coppia Damon-Ledger non sembra delle più riuscite (Damon sembra uscito dal museo delle cere). Simpatico vedere Monica Bellucci nei panni della strega cattiva (soprattutto quando la vediamo vecchia decrepita).

La curiosità: Gilliam sembra avere una predilezione per le catapulte. Erano lo strumento con cui il suo "Barone di Munchausen" si spostava di pianeta in pianeta, in "I fratelli Grimm" la vediamo utilizzare ben due volte per lanciare persone.

La frase: "La squadra Grimm al vostro servizio!"

Andrea D'Addio

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