Lampi di melodramma, terreni arsi e volti sofferenti, segrete maschere di attori messe in luce dal fluire lento e crudele della fine della guerra, attraverso l'encomiabile esercizio del teatro dentro al cinema.
Questo film raccoglie ottime interpretazioni, eccelnti tecnicismi scenografici e fotografici, e dove sorprende è la lettura diversa di qualcosa, che già raccontato, apre scenari nuovi e stati d'animo vicini alla lettura di una tragedia greca.
Bene Tognazzi, brave Sacchi e Caprioli, e l'ottimo Cederna, oltre ai agli attori tedeschi, ma segnalerei a tutti di vederlo, per l'eleganza espressiva e registica, più alta vista di questi bui tempi.
come facciano ad apparire salumi degni di un re nella cucina di un casolare in piena invasione tedesca solo Luca Mazzieri ce lo può spiegare. Forse é una scelta artistica che vuole dimostrare la bravura del regista nel campo del cinema demenziale.
E' forse sotto questa luce che va letta la pessima e incredibile sceneggiatura di cielo e terra che oltre alla lentezza esasperante ci regala chicche come quella citata prima. A nulla servono i tentativi di fare un film impegnato e serio con una bella fotografia e attori spaesati che forse non capiscono cosa cavolo stanno facendo in un film dalla storia ridicola e fuori dal mondo (anche quello che vuole rappresentare).
Vergognoso. Da evitare.