calza bene il paragone con Heat-La Sfida del maestro Michael Mann. Per una volta un poliziesco europeo all'altezza delle migliori produzioni di genere hollywoodiane. Strepitosi gli attori, un malinconico e duro Auteuil, un infido Depardieu (in una delle poche parti da "cattivo") . Minimo sindacale per la sopravvalutata Golino. Tuttavia quel che colpisce e' la storia nel suo complesso, violenta, aspra, indigesta per quanto i vari personaggi deludono e tutti hanno qualcosa da nascondere. Sicuramente imperdibile. Impossibile il confronto con recenti polizieschi di casa nostra (quelli con Bova o Memphis....ma per favore!) . Forse solo con quelli anni '70 tipo Milano Calibro 9, ma quelli erano altra categoria.
non sono mai stato un fan del cinema francese: troppo verboso, volutamente (ed eccessivamente) lento, pretenzioso (spesso senza aver nulla da dire). i film d'azione poi spesso partivano da ottime premesse per chiudere con banalità sconfortanti. non è il caso dei film di marchal. nè 36 quai d'orfevres nè l'ultima missione hanno difetti di questo tipo, forse grazie al fatto che marchal è un ex poliziotto. comunque anche altri film recenti del genere poliziesco fatti in francia non sono stati male. la storia fila via liscia senza inutili chiacchiere, le scene d'azione sono credibili, la caratterizzazione psicologica dei personaggi è forte e intelligente, gli attori sono ottimi. insomma, difetti non se ne vedono. quanto alle critiche sulla presunta lentezza, non sono d'accordo. di sicuro, non ci sono sparatorie ogni 5 minuti, ma non è un film con jean claude van damme, possiamo in effetti paragonarlo ad un classico come heat - la sfida di michael mann
Il film è carino, l'unica cosa negativa, che ca**o però ci potevano mettere una ragazza più carina nella parte della figlia di Leon, ve lo dico sinceramente, mi ha rovinato le scene del film, in più l'attrice italiana nel ruolo della madre è molto bella per cui la figlia doveva un pò ricordare la madre nel suo aspetto.
Va bene, forse a volte sarà lento, scontato, malinconico e attaccato ad icone entrate ormai nel mito ma uscite da tempo dalle scene (vedi delon e belmondò) ma resto convinto che quando il cinema francese "accende la luce"......si spengono i bagliori dei qualsiasi stella di altra nazionalità: sceneggiatura e storia sono rette alla perfezione dalla recitazione del trio auteuil, depardieu e dussollier, in misura e con carichi drammatico-emotivi diversi, ma con un risultato complessivo davvero eccellente.
bravissimo auteuil che sa calarsi in ruoli dalle sempre diverse sfaccettature con la disinvoltura dei grandi.
la storia è ben costruita e l'intreccio ben concepito.
da vedere.