A parte alcuni suggerimenti interessanti, il "documentario" mi pare assolutamente privo di contenuti reali. solo fatti datati e gia' abbondantemente conosciuti che non aggiungono nulla all'analisi della problematica.
anche l'impostazione estremamente lenta e ripetitiva non aiuta certo a sintetizzare gli aspetti salienti della questione, ne' tantomeno a proporre al consumatore una valida linea di comportamento.
molto meglio utilizzare le due orette per una piu' proficua lettura sull'argomento.
Ho letto diverse opinioni sul film contenute in questo sito, prima di decidermi a scrivere quanto state leggendo. Non entro nel merito dei fatti che, in quanto tali, non sono opinabili al contrario di quanto è stato scritto da un sapientone un po' confuso. E' banale tacciare di propaganda "di sinistra" (che obsoleto luogo comune) un film che racconta fatti agghiaccianti come quelli in esso contenuti. Chi lo fa dimostra di come la recente televisione italiana abbia avuto successo nell'imposizione dell'elementare assioma "se parli male del capitalismo, allora sei comunista"! Fatele dire ad Emilio Fede queste castronerie. Voi potete essere più intelligenti e liberi pur continuando a votare AN o Forza Italia! Provateci, almeno. Leggete di più e guardate meno televisione. Ascoltate senza preconcetti anche chi la pensa in maniera diversa da voi. Io ci provo ogni giorno e vi assicuro che è un'esperienza vantaggiosa. A chi invece ha scritto che i fatti contenuti nel film sono triti e ritriti, devo purtroppo sottolineare che se così fosse l'umanità non consentirebbe le malefatte di cui è vittima. Grazie per aver letto.
(A proposito, dal punto di vista stilistico e narrativo credo sia vero che se fosse durato un po' meno sarebbe stato un film ancora più interessante.)
E' molto meglio di "Fahrenheit 9/11" di Moore, più incisivo e sopratutto più utile ed istruttivo anche un pubblico europeo, è anche più "cattivo" e non si limita solo a contestare e a fare nomi di società ma dice anche cosa fare: boicottare proprio quei tipi di società. Probabilmente per questo non è molto pubblicizzato, a Milano c'è solo in una sala contro le 4 o 5 di quando uscì Fahrenheit. Grande come sempre Noam Chomsky, brava ma un pò sottotono in un intervento Naomi Klein, non mi convince molto l'ex manager di Interface ora passato dall'altra parte mi sà troppo di convenienza. Da vedere assolutamente.
Un'analisi lucida di come si stà evolvendo il sistema economico (e politico) nei paesi industrializzati. realizzato con competenza e rigore giornalistico (solo un po' lunghe alcune parti), il film-documentario svela come le grandi società commerciali siano sempre più in grado di condizionare la società ed i sistemi politici manipolando i sistemi di comunicazione e gli organi di governo. particolarmente impressionante è la descrizione di come i media e la psicologia vengano utilizzati per imporre, attraverso il plagio (soprattutto dei bambini), la loro visione di un mondo basato sul consumismo e l'avidità.
la sala dell'unico cinema che lo proiettava in tutta milano e provincia era piena al secondo spettacolo domenicale. martedì non c'è più una sala che ospiti questo film di altissimo pregio. vorrà dire qualcosa?
Finalmente un film senza tante ambizioni ma che secondo me riesce bene nello scopo dell'autore: documentare e dare spunti di riflessione su alcuni aspetti molto importanti della realtà contemporanea che pervadono la vita di noi tutti. Assegno un 10 proprio perchè centra in pieno questo obiettivo. Parla delle scelte che facciamo tutti i giorni e di come anche le più semplici tra questa possano in realtà avere un gran numero di implicazioni sulla comunità, proprio perché potenzialmente perseguite da altri milioni di persone. E' un film che parla del futuro prossimo, di ciò che la pubblicità mostra ma non ci dice, di come le vite di milioni di persone possono essere manipolate/condizionate da poche società sempre più potenti, di come la ricchezza attuale delle multinazionali possa gravare sulle generazioni future e sull’intero ecosistema se queste non si pongono obiettivi di sostenibilità.
Non andate a guardarlo come un film dai risvolti politici. Non credo ne sia l’intento. Riflettete piuttosto su che cosa ciascuno di noi può fare non solo per vivere meglio, ma perché le generazioni future abbiano un mondo nel quale vivere , con acqua pulita, aria respirabile, diversità biologica e anche (sottolineo) prodotti di largo consumo che arricchiscono le nostre esistenze e non ci rendono schiavi creandoci false esigenze al solo scopo di produrre soldi.
Le corportation con i loro meccanismi sono delle macchine per produrre soldi, ma questo non deve essere a danno di un patrimonio più grande che appartiene indistintamente a ogni persona.
Andatelo a vedere, non avrete speso male quelle due ore e il prezzo del biglietto.
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(8/10)
