Illuminante, interessante, preoccupante, intelligente : questo film va visto da tutti quelle che vogliono cominciare a "capirci qualcosa". consigliato a tutti, specialmente a chi fino ad oggi ha vissuto con l'idea che "va tutto bene" e quel che non va bene sia abbastanza lontano da non destare preoccupazione. questo film vi aprirà gli occhi, che lo vogliate o no! personalmente mi ha tenuto incollato dall'inzio alla fine e mi ha aiutato a comprendere meglio concetti che mi sembravano molto più contorti prima di vederlo. ottimo!
Pessimo davvero. Un film di parte (ovviamente da quella giusta), buonista e senza un briciolo di autocritica. Solo i difetti vengono svelati, e ci si sofferma troppo sui particolari senza guardare la situazione più in generale. Non viene preso in considerazione l'uomo in quanto tale, che non può essere scevro da contraddizioni e difetti, e che comunque avrà sempre degli interessi per cui muoversi. Ecco, questo film può essere forse apprezzato solo dai comunisti, che hanno cancellato l'uomo (inteso come singolo io) per la ricerca di una società migliore (che non esisterà mai).
The Corporation è un documentario con due enormi limiti: è troppo lungo ed è così arrabbiato da risultare a volte poco credibile.
Ma parliamoci chiaro, The Corporation è un pugno forte al basso ventre. Un film concepito per dare fastidio e che da fastidio: ti mette a disagio. Una metodica, articolata e documentata denuncia di un sistema economico basato sulla ricerca del profitto a tutti i costi, partendo dal disarmante quanto lineare presupposto che se lo scopo di un ente è il profitto, questo mirerà al profitto. Punto e basta. Come può un entità astratta provare sentimenti o sentirsi responsabile delle proprie azioni?
Semplice, non può.
Nonostante enormi limiti di tipo narrativo ed un tono fastidioso da "lezioncina", The Corporation denuncia senza zuccherino tutte le più subdole porcate che le corporations compiono per raggiungere il loro scopo finale: il profitto. Nessuno ne esce pulito, nessuno. Un documentario di denuncia, scomodo e velenoso, che fa riflettere sulla direzione che ha preso il nostro mondo e che influenza quotidianamente le nostre azioni.
Ci sono persone convinte che preoccuparsi o riflettere su quello che accade attorno a noi sia un concetto di sinistra. Io credo che la maggior parte delle persone abbia perso l'attitudine alla critica, al pensiero, al formarsi una propria opinione. La precarietà del mondo odierno, l'aria che respiriamo, il cibo che mangiamo, la qualità della vita che viviamo riguarda tutti noi, di destra, di sinistra, alti, bassi, belli e brutti.
The Corporation fa parte, assieme ad altri documentari di denuncia, di quella categoria di testi che non trova distribuzione, non trova spazio, non trova tempo e che non viene proposto. Chissà perchè, eh?
Bisognerebbe ri-abituarsi ad essere tutti più intelligenti: meno schierati da una parte e più ricettivi dall'altra.
Il limite, ahimè sempre quello, di questo tipo di film è proprio l'auto-darsi un colore politico ed esserne fiero, un concetto veramente fuori tempo massimo e che soprattutto porta a compiacersi e a trovare forza nella propria autoemarginazione.
Davvero un peccato.
Dieci, perchè a distanza di tempo mi fa ancora indignare.