Ottime fotografia e montaggio. Sicura la mano del regista, che pure al mio gusto è risultata un po' troppo asettica. Convincenti gli attori, a parte l'appiattimento dovuto al doppiaggio di quelli spagnoli.
La vera nota dolente è a mio avviso il copione: troppe forzature. Il professore universitario, praticamente assente in buona parte del film, l'ospedale e il collega moribondo, il protagonista che, titanicamente solo, in pochi minuti risolve complessi enigmi, magari scartabellando freneticamente un libro in inglese o in latino saltato fuori non si sa bene come e quando, l'indirizzo dell'assassino, trovato in un registro e comunicato per telefono giusto in tempo.
Tutto sommato una prova discreta, consigliabile specialmente ai molti amanti del genere.
Sono rimasto particolarmente colpito da questa pellicola giocata su un'equilibrata scenografia ,una superba fotografia ,immagini veramente degne di un gran regista. La trama è decisamente avvincente e pur ammettendo qualche drop-out tiene lo spettatore avvinghiato alla poltrona sul dilemma di chi sarà l'assassino ....Un imbalsamatore ,che ,reduce da traumi infantili, imbalsama e ricompone cadaveri con una crudeltà senza precedenti.
Un viaggio in una mente malata con particolare attenzione al lato psicologico dei due protagonisti ed in particolare del poliziotto ,vittima in prima persona di una violenza subita dalla sua ragazza in età adolescenziale ,violenza che suscita in lui la volontà di estirpare o di punire il criminale senza pietà.
Le tinte sono molto stile noir anni '50 con qualche copiatura quà e là alla Jaume Balagueró e un pizzico che ci ricorda le atmosfere del miglior Dario Argento (quello di Profondo Rosso...per intenderci). La fotografia e la regia sono invece del tutto superiori.
L'orrore viene intuito e non è mai palesemente manifestato come in altri B-movie dove si sprecano litri di sangue ed effetti speciali. Il regista riesce a creare il terrore attraverso la trama e il realismo delle azioni.
Un film promosso a pieni voti.
A me questo film e' piaciuto, mi sembra la bella copia di Saw l'enigmista. E se le premesse sono queste, questo regista emergente superera' di bravura uno dei registi piu' sopravvalutati di film del genere, Dario Argento.
l'ho visto ieri...e ne sn rimasta delusa(il mio fidanzato e sua mamma si sono addirittura addormentati),nn che mi aspettassi chissà cosa inquanto di "fattura italiana".
tutto sommato la trama poteva andare anche se ,com'è ovvio,qlks di scontato sapevo di incontrarlo,ma lo scorrimento è lento ,troppo lento,e la moltitudine di storie e di personaggi,distoglie l'attenzione...
certo ho visto di peggio,ma dare un voto superiore alla sufficenza mi sembra impossibile
Film gradevole solo per la raffinata fotografia, per il buon commento musicale e per l’atmosfera di fondo merito però soprattutto dei primi due elementi.
L’impianto del film è però tipicamente americano ed è riprodotto in maniera pedissequa senza nessuna originalità (e simile a quello di centinaia di altri film).
Vediamone gli elementi: 1) poliziotto disilluso/afflitto dopo una tragedia personale 2) si butta anima e corpo nell’inchiesta sul killer quasi a voler vendicare la violenza subita dall’amata morta anni prima della quale si sente responsabile 3) incontro con donna/potenziale nuova vittima 4) la salva e torna in pace con la vita.
Tipico tracciato ruffiano...esilarante il dialogo con lui afflitto dal ricordo dell’amata morta e lei che lo consola dicendo che non è colpa sua…fantastico…
Diciamo che se lo avesse fatto il solito regista americano sarebbe stata l’ennesima c***ta senza appello….