Il film mi è piaciuto tantissimo, sia x i temi ke affronta (il competitivo,spietato e crudele mondo del lavoro),sia il disagio sentimentale nelle relazioni a due;ma soprattutto, mi è piaciuto da morire il protagonista, ossia Giorgio Pasotti. Infatti,l'ho trovato divino,sia a livello di recitazione in generale(adoro il suo linguaggio forbito e puntuale,ma talvolta anche volgare, sempre al punto e nel modo giusti),sia come viene abbigliato,senza contare il fatto che resta,in ogni caso un gran bel ragazzo!
Adoro la parlata milanese del film (al contrario di una recensione che ho letto su questo portale),anzi,finalmente un film con questo accento,data l'ormai prevalenza e quasi esclusione nel cinema di parlate romanesche o meridionali.
Concludendo, lo consiglio vivamente a tutti!
Chi ha lavorato ultimamente in una multinazionale sa che le cose vanno davvero così. Ho vissuto un paio di volte questa situazione ed a un certo punto, guardando il film, mi sembrava di esserci dentro. La cosa più triste è che nessuno dei personaggi tratteggiati è una caricatura ( Borghi, Jean-Claude). Tutto vero, purtroppo. Il mondo del lavoro è questo ormai. Degna di nota l'ottima recitazione di Pasotti
Il maggior pregio di questo film è sicuramente l'ambientazione, il contesto aziendale, esistono infatti davvero poche pellicole che trattino questo argomento così attuale. Inoltre l'ironicità sui dialoghi, i vari "Complimenti" e "Ti stimo molto" sono apprezzabili, ed anche la bravura di Pasotti.
Peccato però.. Peccato per certi luoghi comuni: l'uomo in carriera milanese e la romana che non ha voglia di lavorare, la ragazzina svampita e superficiale che chiede cià che il suo ragazzo non le puà dare, il classico trentenne in difficoltà con le storie a lungo termine, il capo freddo e spietato sul lavoro e nel rapporto con il figlio.
Sicuramente è un film apprezzabile anche se non è un capolavoro..Peccato però, perche dato il titolo cosi intrigante mi sarei aspettata diù pi.
il film è ok,la trama forse è semplice,nn ci sono colpi di scena,ma....nn bisogna fermarsi all'apparenza.da un lato descrive il mondo cinico,bugiardo,severo e beffardo del mondo del lavoro,dall'altro mette in rilievo,seppur cn sottigliezza,il sentimento...la vita; nn avrà una morale esplicita cm nei film americani,ma proprio perchè nn è bella e spiattellata su un piatto d'argento è più vera e profonda....nn è male,c'è da capire un pò quello ke c'è sotto ogni personaggio,ogni parola.....da vedere
p.s.la lentezza a cui qualcuno si riferiva nn è per niente pesante,è quella "giusta"
un film di una lentezza e di una prevedibilità destabilizzante, io e la mia "amichetta non poetessa" eravamo increduli, cercavamo di capire quando il film sarebbe iniziato, ad un certo punto ci siamo arresi, tentando di capire quanto guadagna un direttore del personale facendo i conti in tasca al protagonista, poi abbiamo rinunciato, e ci siamo addormentati addosso.
terrificante, ne più ne meno.
Però ha dei bei colori.
PsychoBoy