Sulla scia dei continui paradossi spazio-temporali, aggiungo il mio giudizio paradossale: un film "nella media" che merita 9! Estremamente creativo nella parte finale, il rimpasto di un tema strabattuto è riuscitissimo. Il film non scende mai sotto la pelle (l'idea di poter comunicare con vostro padre defunto via radio convincerebbe così in fretta voi e gli altri di non essere un folle?). Deludente è dunque il primo incontro radiofonico fra padre e figlio;
a me pare che la loro sorpresa sia decisamente sotto le aspettative e il tutto manca di brividi. Ma il finale è talmente sorprendente e geniale, che globalmente il prodotto non può non meritarsi lodi.
Un film veramente bello...
l'argomento viaggio nel tempo mi ha sempre affascinato e questo è sicuramente il migliore tra questo genere...
davvero suggestivo, da non perdere...
Come cambiare il corso della storia ! Il futuro è in ascolto : questo è il sottotitolo al testo originale. Un colloquio fra un figlio, oramai maturo, e suo padre, morto 30 anni prima eroicamente come pompiere, via radio. Un viaggio nel tempo. Possibilità di cambiare gli eventi (il figlio riuscirà a salvare il padre dalla orribile morte fra le fiamme, anticipandogli la giusta via di fuga; riuscirà a convincerlo di smettere di fumare, al fine di evitare la morte per cancro) personali e non solo (la storia intrecciata del serial killer è occasione per riuscire a riunire padre e figlio nella dimensione temporale attuale, superando dunque il muro del dualismo temporale). Molto confusionaria la trama...da seguire con attenzione, sempre nell'ottica di assistere a due films in uno. Razionalmente sarebbe pazzesco cercare di dare una spiegazione a questo prodotto; emotivamente attira e coinvolge. Uno scatolone infarcito di suspence, fantascienza e dramma. J.Caviezel torna prepotentemente ed eccezionalmente dopo Soldato Jane e La sottile linea rossa. D.Quaid è sempre il grande attore di Suspect. Hoblit (Avvocati a Los Angeles) distrugge la pazienza e la mentalità dello spettatore standard, rivolgendosi ad una platea che, comunque, sempre spererebbe di ripercorrere la propria storia per cambiare quanto necessario al fine di essere felici (magari investendo, come Gordo, su Yahoo).