Frequency - Il futuro è in ascolto Immaginiamo cosa accadrebbe se potessimo tornare indietro nel tempo e cambiare il corso degli eventi. Da secoli l'uomo sogna su quest'eventualità, e la letteratura prima e il Cinema poi se ne occupano, viaggiando di pari passo con le più rivoluzionarie teorie fisiche. Si parla, in questo caso, di fantascienza, ma secondo molti insigni scienziati, il viaggio nel tempo non è un evento che va secondo le leggi della fisica: potrebbe non essere compiuto da esseri umani, ma non è impossibile. In questo film si affronta l'argomento, ipotizzando un'anomalia cosmica, definendo uno squarcio nello spazio-tempo tale da inghiottire un satellite che permette il passaggio di informazioni tra due apparecchi da radioamatore che si trasmettono nello stesso giorno in due anni diversi: il 1969 e il 1999. Le informazioni passano da un'epoca all'altra, praticamente in due mondi paralleli, che secondo le più moderne teorie quantistiche non sono altro che diverse facce di una realtà fisica. L'argomento, di difficile comprensione per i "comuni mortali", è stato sviluppato per la pellicola sotto la consulenza e la guida del Professor Brian Greene, eminente scienziato ideatore di rivoluzionarie teorie cosmologiche. La storia, al di là della scienza, è semplice ma piena di emozioni e avvincente. In pratica: John Sullivan (James Caviezel "La Sottile Linea Rossa", "Cavalcando col Diavolo"), il giorno prima dell'anniversario della morte del padre, si ritrova a giocare con la radiotrasmittente a lui appartenuta. Inaspettatamente la voce che sente provenire da quel cimelio di famiglia è quella di suo padre, Frank Sullivan (Dennis Quaid "Salto nel Buio", "Ogni Maledetta Domenica") il giorno prima della sua morte. Lo stupore passa subito in secondo piano, rispetto al desiderio di esternare le proprie emozioni nei confronti di quell'uomo che non avrebbe più rivisto. Ma, un altro aspetto inquietante della vicenda, è che in questo modo John può avvisare suo padre del pericolo che sta per correre e dell'incendio che lo ucciderà, evitando così il dolore per la sua scomparsa. Ma a modificare il continuum spazio-tempo, come ci ha insegnato Doc ("Ritorno al Futuro"), porta alla creazione di realtà alternative che non sempre possono essere positive. Da qui l'azione e la suspence diventano il fulcro della storia, che diventa un vero thriller con lotte ad incendi devastanti e caccia a un serial killer. Per dare un senso di realismo forte e coinvolgente, il regista, Gregory Hoblit ("Il Tocco del Male", "Schegge di Paura"), ha reclutato Thomas Ryan, pompiere in servizio presso l'unità speciale grandi incendi, dei vigili del fuoco di Manhattan. Inoltre, per le scene dell'incendio sono stati impiegati dei veri e propri pompieri, in grado di rendere al meglio la mentalità e l'atteggiamento di questi eroi.
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