La storia si basa su di un fatto realmente accaduto, cioè la segregazione in attesa di deportazione (o "espulsione" come dicevano i nazisti) di alcuni ebrei/e sposati/e ad ariani/e. Il film fa capire che mentre gli ariani sposati a donne ebree hanno lasciato le loro mogli ed i figli divorziando, le donne invece hanno tenuto duro e non hanno abbandonato i mariti ed i figli. Questo ci dovrebbe molto far riflettere sulla meschinità di quegli uomini o di noi tutti infatti il divorzio togieva la pur minima protezione che avevano quelle ebree, divorziare voleva dire condannarle a morte come è successo alla madre della protagonista. Le donne col loro coraggio dopo giorni in cui stazionavano 24 ore su 24 sulla Rosenstrasse hanno ottenuto di riavere i loro mariti per ordine diretto del Goebbels. Il film è discretamente ben fatto ma è molto debole rispetto a tanti altri film anche meno conosciuti tipo "L'ultimo treno". Le scenografie sono discrete ma la regista è abbastanza immobile nelle inquadrature facendo sembrare un film fatto "a risparmio". Quasi un film per la tv che non per il cinema. Comunque la storia c'è anche se la realzziazione non è all'altezza della storia ed anche la sceneggiatura è un pò fiacca qui e la. Trovo che la media punteggio sia appropriata.
io penso che questo film sia un pò monotono insieme agli altri film sullo sterminio degli ebrei... la storia è pesante e noiosa e il film non è scorrevole e piacevole da guardare.
io penso che bisogni ricordare anche lo sterminio di stalin e le foibe,anche la shoah.
Credo che valga la pena di vedere questo film, per ricordare una vicenda che pochi ( me compresa) conoscevano, e comunque per non dimenticare tutto quello che è accaduto in quei tempi. Le attrici sono brave e la storia è coinvolgente. Forse il finale è un pò retorico, ma non toglie pregio all'opera.
Può darsi che certi argomenti del secolo scorso non facciano più effetto, almeno a livello filmico, però questo film mi sembra importante proprio per non dimenticare. Vedendolo mi sono chiesta ancora una volta come sia stato possibile che certe cose siano accadute, il pericolo è che possano sempre accadere.
Ritornando al film, forse il finale è un pò troppo "zuccheroso", ma non toglie valore al resto dell'opera.
Un film che tocca le note più alte del cuore,che,a differenza dei tantissimi film sull'olocausto,porta avanti il messaggio dell'amore,ci insegna a non smettere di sperare e a non arrendersi mai,a mettere da parte i pregiudizi e ricominciare da zero.A mio avviso è un film commovente e malinconico,il finale addolcisce la vicenda ma allo stesso tempo innesca una riflessine amara perchè,come sappiamo dalla storia,questo non è un finale universale.