Secondo me questo film è un capolavoro assoluto. e' uno dei pochi capaci di suscitare in chi lo guarda delle emozioni fortissime e, riuscire a trasmettere tantissimi concetti profondi (alcune volte senza neanche bisogno delle parole degli attori!) in un'epoca in cui tutto (o quasi) si basa sull'apparenza è davvero una cosa rarissima. stupendo! da vedere assolutamente!
un film incredibile. uno dei piu' belli di tutti i tempi. ogni volta che lo vedo, provo delle sensazioni incredibili. Tra le scene memorabili, l'ultima, "io non ti diro' come e' morto, ti diro' come e' vissuto"...
davvero non so cosa dire..nonostante l’abbia già visto innumerevoli volte, ancora adesso riesco ad avere la pelle d’oca in certe scene (samurai nella foresta, lei che veste con l’armatura tom cruise dice tantissimo anche se non pronunciano una parola!!), in certi dialoghi (onore, rispetto, mondo antico che fa i conti con quello moderno). attori fantastici, dal primo all’ultimo. paesaggi favolosi. trama avvincente, non ti schioda dal tuo posto nemmeno a pagarti. non stanca e non si perde. davvero i brividi, uno dei migliori film che abbia mai visto, sicuramente top 5. sei stai leggendo e devi ancora vederlo beh non perdere tempo.
una storia bellissima (anche se la trama è ispirata non poco a “balla coi lupi” di kevin costner) arricchita anche dalle grandi interpretazioni di tom cruise e di ken watanabe, candidato all’oscar di quell’anno; alcune scene sono fantastiche e a me è rimasta impressa quella in cui al termine della battaglia l’esercito giapponese, nonostante abbia spazzato via i samurai con le armi da fuoco, si inchina all’ultimo superstite; l’epilogo, in cui si lascia nel dubbio il destino di tom cruise, è stato fatto bene; tra i film di guerra l’ultimo samurai può essere considerato uno dei migliori, leggermente al di sotto di capolavori come braveheart o il gladiatore
Premetto che il mio giudizio è di parte in quanto praticante di arti marziali di origini giapponesi; oggettivamente la storia è un po’ scontata: l’americano frustrato che recatosi in Giappone puramente per denaro, rinasce interiormente, sposa la causa dei samurai, trova l’amore e resta l’unico sopravvissuto della battaglia finale. Quindi, a parte lo scheletro un po’ patetico della pellicola, tutto il resto è stato ben fatto sia come interpretazione degli attori che come scenari. Uno dei pochi film legati al mondo delle arti marziali non di stampo cinese (vedi i vari Tigre e il Dragone, Hero, ecc.), quindi niente eroi volanti e percussioni da Kung Fu a velocità sovraumane, bensì combattimenti principalmente armati e decisamente realistici con tecniche tuttora in uso nei nostri dojo (palestre di arti marziali). Da pelle d’oca la prima apparizione dei samurai corazzati che cavalcano verso il nemico tra la nebbia della foresta mentre gli inesperti soldati di fronte a loro tremano dalla paura. Bella anche la fotografia del Giappone durante la dinastia Meji in piena rivoluzione politica e sociale; bei dialoghi tra il protagonista e Katsumoto sul significato di Bushi e di samurai. I concetti di serena accettazione della morte e che ogni uomo compie il proprio destino, essenze del Bushido, sono ben evidenziate dall’approccio servizievole, pacifico e privo di esplicito odio che il gruppo di giapponesi, in particolare la vedova e il figlio del guerriero ucciso per assurdo proprio dal protagonista, manifestano nei confronti del loro ospite in realtà indesiderato. Persona di quale cultura se non giapponese avrebbe lo spirito di servire colui che ha ucciso un proprio familiare? Direi nessuna.
Davvero un bel film benché non sia un capolavoro.
Trailer italiano (it) per Diabolik - Chi sei? (2023), un film di Antonio Manetti, Marco Manetti con Giacomo Gianniotti, Miriam Leone, Valerio Mastandrea.