Lunga biografia di un imperatore cinese di origine manciuriana (l'ultimo) che non è stato in grado di vivere una vita normale schiavo della sua posizione e del suo falso potere. Un fantoccio al servizio di un potere che è andato a sfaldarsi sempre più, quello della Cina imperiale. Il film parla sostanzialmente della fragilità emotiva di un uomo che è diventato imperatore da bambino ma che con il passare degli anni non è riuscito a cambiare e crescere. Il film è intriso di politica, dramma, storie d'amore, storia, guerra e cultura. Bellissime le ambientazioni, la fotografia, i costumi, le musiche. Un film premiato agli Oscar con ben 9 statuette, tutte meritate. La parte finale è leggermente debole, salvo riprendersi con l'ultima sequenza dove mostra l'ex imperatore ormai sessantenne ritornare come turista nella sua Citta Proibita che lo aveva tenuto imprigionato per interi decenni e che ora lo ospita come un estraneo qualunque.
Grande film, grande Bertolucci. Può anche non piacere, per carità, ma invito gli altri a non rispondere al commento negativo inserito, è palesemente un troll. E comunque, stiamo parlando di uno dei film più premiati nella storia degli oscar, e di un regista (italiano) tra i più grandi di sempre.
magnifico affresco della fine di un un epoca magistralmente diretto dal miglior B.B., e a chi ha affermato presunte superiorità fantozziane posso solo elargire a piene mani il mio disprezzo nonche la pieta che ho provato per lui leggendo il suo delirante commento
lungo tutto il film si percepisce una tensione che si trasforma in tristezza alla fine: quando il protagonista si ripresenta nella città proibita aperta ai turisti è impossibile non ricordarsi del fasto e della bellezza materiale, culturale e spirituale che regnava nella corte al tempo dell'inacoronazione. la grande tradizione cinese che decade dopo migliaia di anni, sovrastata dai tempi moderni, dalla sfrontatezza della "cultura" occidentale che svuota i paesi delle proprie tradizioni, e nel contempo la caduta dell'impero dovuta alla rivoluzione. nostalgia di un'impero durato millenni e paura per i tempi che avanzano, con le loro incertezze. ecco quello che mi suscita e a cui mi fa pensare questo film di, di un gran valore anche dal punto di vista cinematografico.