A mio modesto parere, questo film/cartone animato è davvero diseducativo e poco coinvolgente, inoltre la gfafica e il suono lasciano molto a desidereare.
per questi motivi sconsiglio vivamente la visione di questo film.
Ma Simone,che film guardi? Le tue recensioni sono bellissime. Gli scavi nella fede...sei grande.Non hai mai visto Eyes wide shut? .... Kirikù è la spina-pugnale nel fianco delle regole supreme,in quanto idea spontanea,auto-generatasi e sfuggente al controllo di idee feticcie assuefatte che non possono guardare e correre oltre gli schemi. Karabà è il nostro super-io che cerca di prosciugare l'idea alla sua fonte. L'io-villaggio è assuefatto,le sue idee-ricchezze gli vengono tolte,per cui alla fine ogni iniziativa pare al villaggio avventata in quanto egli è cosciente del controllore e delle regole che gli impone. Ma l'es (Kirikù) è istinto puro,se ne frega delle regole in quanto non gli appartengono. Per limitare il controllo ci vuole l'idea spontanea,quell'es che passando attraverso l'io e il super-io possa riemergere dal subconscio e diventare agli occhi del super io una presa di coscienza,di sapienza.Bisogna staccare la spina al controllore per lasciare spazio alla creazione di nuove idee. Il super-io Karabà è un auto-censore di se stesso,si infligge dolore da solo. Egli è prosciugatore di idee ma incapace di crearne a sua volta. Perciò è indispensabile che l'es trovi un varco nell'io e penetri nel super-io per slegare momentaneamente il controllo ed equilibrare la nostra mente. Viaggio all'interno del nostro cervello,bello e profondo.
mica tutti hanno il budget della Disney... ma credo che lo avrebbero fatto ugualmente cosi: con disegni e fondali molto semplici, abbastanza stilizzati, ma nonostante questo molto realistici, personaggi molto ben caratterizzati e tanti richiami alla cultura africana. il risultato è un film stupendo, metà fiaba e metà leggenda.
è la storia di un bambino piccolissimo, altruista e coraggioso che affronta una strega potente e cattivissima.
c'è tanto odio in lei e tanto amore e intelligenza nel piccolo Kirikù che non vuole sconfiggere la strega, la vuole salvare.
la storia è bellissima almeno quanto la morale che rivela e tutto il cartone è disseminato di piccole perle ("mamma, mettimi al mondo" "un bambino che parla nel ventre della madre si mette al mondo da solo")
se è banale questo...
A prescindere dal super-io, e a prescindere dal voler sapere il sapere che non è il sapere che ci impone un sapere sempre caratterizzato dalla lucidità schermata dalleffetto distorcente della mentalità giovanile che ha sete di sapere, e a prescindere dal Male ontologico della tradizione biblica e a prescindere dalle ricchezze di idee dell'avunculato legato ai feticci e al nipotino (e perche' no? alla bellezza della nostra natura da bambino piccolo disprezzato dai neri buoni), Kirikù vive nel maschilismo della societa', che soppravvive a prescindere dalla carenza d'acqua, che come dettosi, rappresenta a prescindere un po' l'io-superio-es cioè il tutto.
Ma però Karabà è soggiogata dal importunante presenza dell'uomo in quanto maschio-controllore che in quanto tale la "stupra" e a prescindere psicologicamente disquisendo a tergo.
Pertanto, siccome è perciò così è come un po' una sorta di metafora brematurata, e allora è proditorio e rassomiglia ad una litania del bene e del male a posteriori.
L'aspetto proditorio dell'io-villaggio a prescindere dall'idea spontanea dell'es-feticcio possiede un io-super-puzzola che vive nei più reconditi abissi della terra in quanto tale, che a prescindere ha sempre avuto un significato sul piano paratattico-formale di prosciugatrice di idee, che assuefa le menti e sempre a prescindere richiama gli aspetti peculiari dell'identità meramente personale.
La malcelata intenzione degli sciamani èspia il villaggio che è in debito a prescindere con il mondo occidentale in quanto tale e che scioglie i lacci istituzionali dell'acqua salvifica e lustrale, cavandosela quindi sempre egregiamente in quanto tale e a prescindere sul piano formale.
Concludendo, siccome che la vita falsafricana a prescindere non è peripezìa della primitiva purezza sono l'(s)oggettività della vita dei feticci aventi ruolo ,sul piano paratattico-sintattico-formale/ortodosso di Principe nero di matrice assiale-capitalistico-comunistico che in quanto tale non può essere intelletta da coloro i quali che hanno veduto il cartoon in quanto tale, senza ricercare un significato recondito nelle immaggini e di coloro i quali che nonostante il tutto non abbiano assiso alla proiezione del cartoon di stampo tipicamente e proditoriamente maschilistico