Film di eccezionale veridicità e comicità. E' uno spaccato di quel tipo di società e di quei tempi, in cui c'era sempre la speranza di un miglioramento delle condizioni di vita. La politica non c'entra un bel niente. La volgarità c'è, però è tipica di quel periodo e di quella zona. Il film non può essere apprezzato da chi non ha mai conosciuto quell'ambiente.
Bravissimi tutti, soprattutto il nostro Benigni!!!
Somiglia un poco a "C'era una volta il West" : quando la storia,o la vita contadina,diventa mito,vuol dire che e' finita.Solo cosi' la possiamo ri-conoscere e perfino averne nostalgia.Bertolucci coglie il momento di trapasso fra il mondo dei campi e il mondo che e' venuto dopo ;in questo equilibrio malinconico e' la chiave del film.Dove la malinconia sta non poco nel vedere il passato come disvalore.Insomma,il passato era brutto, il presente e' inguardabile.
oggi siamo inondati da sciocchezze senza peso e senza senso. Questo invece è un film che si sforza di dire qualcosa e secondo me ci riesce pure. Alcune scene sono indimenticabili, vere e vissute. Niente a che fare con la mediocrità.
Questo non è "un" film di benigni, è "il" film di benigni. e' il minuto di gloria di cui parla umberto eco nel pendolo di focalut. un film da culto. che non è possibile valutare essendo ormai fuori dai giudizi e dalla storia. però vorrei fare un appunto, benigni non è mai stato un attore per " farsi 4 risate", forse chi ha cominciato a conoscerlo ai tempi del "mostro" non comprende che esistono 2 benigni. questo era quello che portava spettacoli teatrali in giro per la toscana, ma quei tempi sono finiti.
rimane un bellissimo ricordo e un film davvero agghiacciante come questo. uno dei più tristi e nihilisti della storia della cinematografia italiana.
il 77 era davvero dietro l'angolo e le case del popolo e i dibattiti e la politica e l'impegno sopravvivevano ormai solo come una vuota armatura.
dietro l'angolo: il riflusso.