Un solido film. Anche un bel film. Forse un grande film. Non un capolavoro, per il quale aspettiamo che Liliana Cavani riprenda più la mano con la sua professione, dopo la lunga pausa tra 'Francesco' e 'Ripley'. Da andare a vedere.
E' mai possibile che nel 2003 produzione,regia e C. non abbiano valutato "commercialmente"tale film in via preventiva !!
Veramente una delusione totale:l'unica cosa che si salva è la bravura degli attori,per il resto poco o niente.
Storia alquanto scontata.....Lynch il "Maestro dei Maestri" probabilmente inorridira' dopo appena un quarto d'ora !!
"Mulholland Drive" docet...........
Finalmente è uscita fuori una delle armi di distruzione di massa...Mai film è stato più insignificante e irritante,mi meraviglio del grande Malkovich che si è prestato alla realizzazione di tale scempio!
con gli opinionisti precedenti? Telefilm tedesco non potrebbe essere definizione più appropriata: lo stile televisivo, nella regia come nella recitazione, entrambi banali, ne fanno un prodotto paragonabile alle famigerate fiction che imperversano sul piccolo schermo: Malkovitch è prigioniero delle sue smorfiette, e la scena del rogo è veramente artefatta e, nel contesto, banale. A priori poteva essere appropriata, ma il risultato è penoso (colpa della regia?).Dispiace, perchè il personaggio e la storia è interessante e potrebbe intrigare, ma wenders aveva fatto di meglio, senza una villa classica e una ambientazione che vorrebbe essere suggestiva. Ma il recensore, non avrà sbagliato sala?
Chi ha letto il bel romanzo di Patricia Highsmith,all'inizio fa fatica a calarsi nell'ambientazione scelta dalla Cavani.Spostare la vicenda dalla provincia francese a quella italiana lascia un pò perplessi (saremo esterofili?).Il film si apre su Berlino,ma le inquadrature un pò statiche e anonime ci ricordano + i telefilm dell'"Ispettore Derrick" che non un film d'autore...Poi appare John Malcovich,attore straordinario e ambiguo a dare un senso al film che,dopo un inizio faticoso,riprende vita.Purtroppo il resto del cast non è assolutamente all'altezza,a partire dall'insipida Chiara Caselli che non rende affatto la poliedricità caratteriale della moglie di Ripley.Il film comunque mantiene una buona tensione fino alla fine (bella la scena del duplice omicidio sul treno)e rende bene il sottile filo psicologico che unisce i 2 protagonisti maschili.A tal proposito,la Cavani come la Highsmith nei suoi libri,accenna ad una omosessualità latente di Ripley.