Strano film questo, non è un spaccato concreto e reale sul mondo degli emarginati, infatti non emergono mai immagini drammaticamente crude e desolate. Gli elementi della povertà vengono trattati in un modo simpaticamente surreale, senza comunque svuotarli e privarli di spunti di riflessione.
L'idea di Aki Kaurismäki non è certo quella di suscitare sconforto e pena per i protagonisti, ma di far capire che si può sfruttare qualsiasi piccolo elemento per cercare la felicità.
Anche se l'unico scopo di una donna è quello di aiutare gli altri, anche se l'unico sbocco di un complesso rock è quello di intrattenere un gruppo di disperati, anche se non si ha passato, anche se non si ha nulla...
....guardando questo film mi e´venuto alla mente pani e tulipani, quindi immaginate questa trama con una regia di tipo latino;mentre questo film mi impressiona il gelo di questo popolo firlandese , per uno come me´che ha vissuto 20 anni in germania e pensavo che i tedeschi fossero freddi,guardando questo film trovo questo popolo firlandese gelido sotto zero e ora i tedeschi mi appaiono quasi brasiliani.
ciao
Una trama banale e un finale che naturalmente non poteva che essere coerente con la trama...
Mi chiedo poi cosa ci sia di così realistico...io l'ho trovato solo patetico e triste....ma non triste come lo può essere un "Romeo e Giulietta" di Zeffirelli o un "Voglia di tenerezza", triste in quanto monotono e privo di attrativa. Non ho neppure ricontrato questa gran metafora di cui alcuni parlavano....ho invece sentito la noia crescere, fino alla fine del film...
Il film è una piccola poesia dedicata all'umiltà, intesa come uno dei sentimenti più nobili dell'essere umano.
Un uomo perde tutto. Tutto ciò che può immaginare, e anche tutto ciò che non può immaginare, giacché non ricorda. Eppure riparte. Riparte esattamente dal punto dove è stato abbandonato dalla vita. Valorizzando tutte le risorse materiali ed umane che trova attorno. Ricostruendo tutto ex-novo, senza sentirsi dafraudato di qualcosa, ma piuttosto approfittando delle nuove piccole e grandi ricchezze che incontra. Una vita che rinasce, ma che in fondo non è mai morta, in virtù di un'umiltà che trova l'occasione di agire nella sua pienezza.
Ritengo questo film un vero e proprio capolavoro.
un dei più bei film degli ultimi anni.
dialoghi e caratterizzazione di tutti i personaggi di una precisione e di superba genialità nella forma e nei contenuti.
non c'è battuta senza un senso e la metafora del film è prodigiosa.