questa perla (che non si dà ai porci) ha riscontrato un notevole successo di pubblico grazie al tamtam che s'è venuto a creare tra gli amanti del cinema che senza nessuna forma di pretesa digital-tecnologica abbia comunque qualcosa da dire (in tv non davano neanche il trailer)
In quest'era di saponette e deodoranti al neon c'è ancora
per fortuna spazio per una manciata di sentimenti semplici ma non per questo di minor valori.
Bravi gli attori (avviso gli opinionisti quattordicenni che la staticità dei dialoghi era voluta),
straordinaria la fotografia e piacevolissima l'abbondante miscela musicale presente nel film.
Forse ricorda vagamente quella magia presente in Pani e Tulipani, ma qui il tutto ha qualcosa di più consistente. Se qualcuno vuole assaporare il piacere di sapere che il cinema a stelle e strisce è un'abbondante vasca piena di merda che lo venga a scoprire con questo film
P.S. c'è pure il lieto fine!
Ragazzi questo film è veramente bello. Ti fa credere che che forse l'umiltà e la generosità più autentica esistono ancora. Ed è l'ennesima prova che per fare un bel film non serve spendere una caterva. E, sempre a proposito di denaro, "L'uomo senza passato" ci insegna che i soldi non fanno la felicità.
Sono andato a vedere questo film senza avere grosse aspettative e non conoscendo nemmeno la trama, ma devo dire che sono rimasto positivamente impressionato. Il racconto è drammatico e a tratti crudo, ma tutto l'insieme ti fa presto dimenticare la violenza delle prime scene. Il racconto delle varie figure umane è vario e ben trattato, con un finale forse scontato ma in fondo vero: tutto è legato agli affetti e alle piccole cose che alla fine ti fanno dimenticare le più brutte esperienze.
Un film molto poetico che con molta semplicità narra la disavventura di uomo che perde la memoria ma che con la propria forza di volontà e intraprendenza riesce a lasciarsi alle spalle un passato di cui non ricorda nulla e, come scoprirà, che forse non valeva la pena di ricordare
Nonostante la critica dipingesse questo film come "poetico ed epico" ho trovato la pellicola decisamente deprimente e caratterizzata da una banalità che definirei addirittura sconcertante.Storia piuttosto scontata e dialoghi al limite dell'infantile.Non riesco a vedere tutta la positività di cui si parla nella scheda della critica (evidentemente è ben nascosta nelle pieghe dello humor finnico) ma semplicemente la mediocrità di un regista che fa del banale il soggetto dei suoi film.